Potrebbe essere un violentatore seriale che forse sceglieva le proprie vittime guardando i loro profili social per individuare dove vivessero.
Ha 21 anni. E' un operaio e non ha precedenti alle spalle. G.M. di Aprilia è un insospettabile che, però, sarebbe stato indicato da due donne che hanno denunciato a marzo e all'inizio di ottobre di essere state aggredite, palpeggiate, denudate e di essere scampate allo stupro solo grazie alle urla.
L'arresto del giovane apriliano da parte dei militari dell'Arma è avvenuto giovedì e oggi, in Tribunale a Velletri, è previsto l'interrogatorio di garanzia.
A lui i Carabinieri della Compagnia di Anzio sono giunti dopo mesi di indagini e, soprattutto, grazie al riconoscimento fatto dalle due vittime sulla base di alcune foto che l'indagato ha postato sulla propria pagina Facebook.
Il racconto delle due vittime, una 30enne di Anzio ed una 56enne di Lanuvio, avevano molti aspetti in comune.
La ragazza, a marzo, ha raccontato di aver ricevuto messaggi pesanti e sgraditi sull'applicazione di messaggi di facebook. Messaggi a cui non aveva dato peso e aveva ignorato fino a quando, il giorno dopo, mentre era in strada a piedi e si stava recando a lavoro, è stata avvicinata da un giovane. Il ragazzo all'inizio aveva modi gentili, poi d'un tratto l'ha assalita, l'ha spinta contro il muro, ha iniziato a palpeggiarla e a denudarla. Lo stupro si è interrotto quando la ragazza è riuscita a urlare. L'assalitore è scappato via a gambe levate.