Se il troncone principale dell'inchiesta Dune (per gli imputati destinatari del giudizio immediato) è già al dibattimento mentre altri hanno scelto riti alternativi e sono arrivate già le prime sentenze di patteggiamento, nei giorni scorsi i magistrati inquirenti della Procura hanno chiuso l'inchiesta per la seconda parte. Sono oltre 20 gli indagati tra cui imprenditori, ex amministratori ma anche alcuni carabinieri, tutti a piede libero che figurano in Dune 2.

In questa seconda tranche devono rispondere di reati che vanno dal peculato all'abuso d'ufficio, alla turbata libertà degli incanti. Sono diversi i capi di imputazione contenuti nell'avviso di conclusione indagini. Tra gli episodi contestati e che sono finiti nelle carte anche la gara d'appalto di lavori per la realizzazione di un impianto di cablaggio per il campo di gara della Coppa del Mondo di canottaggio che era in programma nel 2020. E poi anche quella di un campo di regata sempre per la kermesse mondiale che poi non si è svolta. Tra le altre contestazioni ipotizzate: l'affidamento diretto del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di illuminazione pubblica. Le indagini condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale e coordinate dal Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e dai pubblici ministeri Valentina Giammaria e Antonio Sgarrella, lo scorso febbraio avevano portato ad un terremoto politico giudiziario a Sabaudia.

Per la posizione di alcuni indagati nei cui confronti il Tribunale del Riesame aveva annullato la misura restrittiva, la Procura ha mantenuto il punto ed è andata avanti non ravvisando i margini per l' archiviazione. Stessa prospettazione anche per i Carabinieri indagati a piede libero come nel caso di un episodio relativo all'utilizzo di un automezzo militare per la manutenzione del verde a Sabaudia in località Belvedere e in prossimità dell'abitazione dell'ex sindaco. Anche in questo frangente i pm hanno ipotizzato condotte penalmente rilevanti. Adesso gli indagati hanno venti giorni di tempo per presentare delle memorie difensive o chiedere di essere interrogati e in un secondo momento la Procura agirà di conseguenza e chiederà o il rinvio a giudizio oppure sulla scorta di quello che emergerà potrà chiedere anche l'archiviazione. A breve tra meno di un mese riprenderà invece il processo in Tribunale.