Se l'iniziativa doveva servire a chiarire una volta per tutte lo stato dei rapporti tra l'amministrazione comunale di Aprilia e la società Rida Ambiente, il risultato c'è tutto. I rapporti tra Comune e azienda che si occupa del trattamento meccanico e biologico dei rifiuti non sono tesi; hanno tutta l'aria di essere definitivamente compromessi. Almeno fino al prossimo cambio della guardia, perché non si sa mai cosa riservi una nuova amministrazione che si insedia dopo la precedente.

Quella di adesso, l'amministrazione Terra, dovrà intanto fare i conti con la citazione a giudizio per una monumentale richiesta di risarcimento dei danni che Rida Ambiente avrebbe subito a causa della costante e incrollabile posizione di contrasto attribuita al sindaco Antonio Terra nei confronti dei progetti e delle proposte della società di via Valcamonica.

E non soltanto quella, perché lo stesso atteggiamento di chiusura assoluta sarebbe stato manifestato nei confronti della Paguro srl e della MTS Ambiente Innovazioni e Tecnologie. Ma quello che fa soprattutto testo, nella citazione depositata in Tribunale lo scorso 27 novembre dall'avvocato Romina Raponi, è l'entità della quantificazione del danno subito e per il quale si chiede il risarcimento: 48 milioni 254 mila 650 euro. Data della prima udienza davanti al giudice istruttore (ancora da designare) del Tribunale di Latina, 9 febbraio 2023.

Sarà pure l'ennesima provocazione del litigiosissimo Fabio Altissimi, che con questa citazione esibisce anche il proprio biglietto da visita per l'amministrazione che tra qualche mese sostituirà quella attualmente in carica, anticipando le presentazioni.

Cosa rivendicano, anzi cosa lamentano, le imprese che fanno capo ad Altissimi? Scorrendo le 70 pagine della corposa citazione, si intuisce agevolmente quale sia la prospettazione dei fatti offerta: da un lato c'è un imprenditore che si affanna con ogni mezzo a disposizione per favorire la piena osservanza delle norme che rimandano al rispetto dei principi di autosufficienza e di prossimità nell'ambito della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, e dall'altro un sindaco e un Comune sempre pronti a dire no a qualsiasi iniziativa e richiesta provenienti dalle società del Gruppo che fa riferimento ad Altissimi. Che si tratti dell'ampliamento dell'area di stoccaggio di Rida, oppure della autorizzazione all'allestimento di una discarica da parte di Paguro, o ancora che si tratti del progetto della MTS Ambiente Innovazione e Tecnologie per la realizzazione di un impianto di produzione e raffinazione di Css combustibile ottenuto dai rifiuti di scarto provenienti da altri impianti, la risposta proveniente da Piazza Roma sembra essere stata sempre la stessa. No, no e no.

Fabio Altissimi sostiene che si tratti di un atteggiamento diretto a contenere le perdite di consenso che le amministrazioni temono di subire quando prendono decisioni costruttive in materia di rifiuti, e Antonio Terra replica che «l'amministrazione comunale di Aprilia non lavora per ostacolare gli imprenditori del territorio, e che i fatti lo dimostrano». E se si riferisce alle cave, il sindaco ha ragione.

«Le decisioni, anche quelle che scontentano qualcuno, - continua il sindaco - sono prese per il bene della città e per tutelare gli interessi dei cittadini. Da Altissimi ci aspettiamo che versi i dieci milioni di benefit ambientale che sta trattenendo». Se è un primo passo per una eventuale trattativa, ci sta tutto. Quarantotto milioni meno dieci fanno 38 milioni. Restano comunque tanti.