È trascorso poco più di un mese da quando Formia è stata travolta dalla bomba d'acqua che ha causato numerosi danni per lo più nelle zone di Santa Maria La Noce e Vindicio; si è fatta appena in tempo a mettere a sistema i danni pregressi, che la città deve ora fare nuovamente i conti con acqua e fango. Si perché nel pomeriggio di ieri, tra le 13 e le 14, Formia è stata nuovamente invasa dall'acqua, causando questa volta gravi danni ad alcune abitazioni del centro, in particolare a via Gramsci, e nelle vie più periferiche quali via Farano, Acqualonga e la zona di Penitro.

La zona di via Gramsci, nel quartiere di Mola, ha avuto la peggio: al civico 26 sono state sgomberate 20 persone per 8 famiglie in altrettanti appartamenti, al civico 22 sono stati chiusi gli scantinati, al civico 24 danni, sul posto vigili urbani e polizia e protezione civile di Formia, Minturno e Gaeta. I palazzi in questione infatti, sono proprio al confine di monte Mola, gravemente danneggiata dagli incendi di questa estate, che ha provocato uno scivolamento importante delle acque, per cui si sono incanalate nelle strade a causa delle forti precipitazioni.

Lo scenario che i residenti si sono trovati davanti i propri occhi, è stato quasi agghiacciante: "Un fiume d'acqua ha invaso il primo piano ed il pian terreno di una palazzina in Via Antonio Gramsci, provocandone il crollo di mura perimetrali – ha spiegato un uomo mentre spalava acqua e fango dall'androne del proprio palazzo – abbiamo visto le nostre le macchine che galleggiavano come sospese, arrivando addirittura fino al primo piano del palazzo. Abbiamo i garage pieni di fango, la parte interna degli androni del palazzo sono piene d'acqua, acqua che continua a scendere partendo dal primo piano in giù, quello più colpito".

Altri residenti hanno raccontato che dietro la montagna che confina con i palazzi coinvolti nel disastro, c'era un antico torrente di cui oggi è rimasto solo l'alveo. A causa delle piogge delle ultime ore si è riempito incanalando l'acqua piovana in quello che era l'alveo del torrente che ha fatto da rampa, arrivando così ai palazzi che si sono allagati.

La macchina dei soccorsi si è mossa velocemente: sul posto infatti, si sono recati Vigili del Fuoco, Carabinieri, Protezione Civile, Polizia Locale e tecnici del Comune per soccorrere quanti avevano bisogno e per fare una stima dei danni. Presente nei luoghi più colpiti anche il sindaco di Formia Gianluca Taddeo per un sopralluogo, insieme al vicesindaco Giovanni Valerio: "Siamo immediatamente sopraggiunti sul posto non appena sono arrivate le prime segnalazioni presso la COC – ha spiegato – i Vigili del Fuoco e Protezione Civile si sono immediatamente attivati con le pompe per aspirare tutta l'acqua che si era insediata all'interno degli appartamenti. Al momento si sta valutando la possibilità di sgomberare un immobile, di interdire l'accesso di un altro stabile e mettere in sicurezza 10-11 famiglie in tutto. Sono 3 i condomini interessati, ma per fortuna non sono stati registrati danni a persone. Oltre questo, Vigili del Fuoco e proprietari degli appartamenti interessati si stanno adoperando per liberare i garage e gli scantinati dal fango. La situazione appare critica – ha continuato - i danni che al momento siamo riusciti a contare riguardano il crollo di un muro perimetrale all'interno di un immobile, anche un muro di confine di una palazzina ha subito gravi danni, andando a creare un varco, e quindi l'acqua si è successivamente incanalata in questo palazzo. È stato registrato anche il crollo di un solaio di un altro condominio. Nelle prossime ore conosceremo meglio come muoverci non appena il funzionario dei vigili del fuoco di Latina depositerà la relazione ufficiale e si provvederà a sgomberare e mettere in sicurezza l'area".