Sono 37 le misure cautelari, tra carcere ed arresti domiciliari, eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Caserta all'esito di un'indagine, coordinata dalla Dda di Napoli, sulla riorganizzazione del clan dei Casalesi, in particolare delle fazioni Schiavone e Bidognetti. Tra gli arrestati anche elementi apicali del sodalizio, compresa Katia Bidognetti, figlia di Francesco detto Cicciotto mezzanotte. che da molti anni vive a Formia.

Nell'arco di oltre tre anni di investigazioni, i carabinieri del Nucleo Investigatio di Caserta e di Aversa - coadiuvati dal Nic della Polizia Penitenziaria - hanno accertato l'operatività delle due fazioni documentando una pluralità di reati fine che sarebbe stata posta in essere da soggetti riferibili al consesso criminale casalese che, a oggi, conserverebbe una struttura piramidale ben definita. L'attività ha consentito di appurare, tra l'altro: lo svolgimento di incontri tra esponenti di vertice delle due fazioni criminali finalizzati a concordare il ripristino di una "cassa comune", pur mantenendo la loro sostanziale autonomia nei termini operativi, economici e territoriali storicamente a loro appartenuti.