La vicenda della discarica continua a far discutere e ad infiammare il dibattito politico, dopo la decisione della Provincia di Latina di avviare le procedure Vas per i tre siti (cava Pontoni ad Aprilia, ex Goodyear e Scavilana a Cisterna) indicati dal commissario per l'emergenza rifiuti come idonei per ospitare un impianto. Un procedimento che ha colto di sorpresa l'amministrazione Terra e irritato alcune forze di maggioranza come la lista Unione Civica, che ha attaccato frontalmente il presidente Gerardo Stefanelli e il consigliere provinciale Vincenzo Giovannini (lista Terra). E duri giudizi sono stati espressi anche dall'opposizione: dopo i consiglieri di Fratelli d'Italia e Ama è infatti la Lega a intervenire con Daniele Borace. «La discarica ad Aprilia, in località Pontoni, non potrà essere autorizzata perché - commenta Borace - in quel sito ci sono diversi fattori escludenti e la normativa è chiara. La questione è politica e dobbiamo interrogarci sulle motivazioni che hanno spinto il presidente Stefanelli, esponente del Terzo Polo, ad accelerare l'iter autorizzativo, senza attendere la pronuncia dei due ricorsi al Tar».
In particolare il dirigente provinciale della Lega attacca Stefanelli, Terra e Giovannini e l'asse politico "in salsa" Terzo Polo (Azione-Italia Viva) che si è creato negli ultimi mesi in via Costa e in città: prima con l'elezione di Stefanelli in Provincia e poi con l'ingresso di Azione nella maggioranza Terra. «Il partito di Calenda è una componente della maggioranza Terra, così come il consigliere provinciale Giovannini, esponente politico di Italia Viva. Mi auguro - conclude Daniele Borace - che il terzo polo, Calenda-Renzi, non abbia deciso di far diventare Aprilia il polo della monnezza».
Ma sull'argomento è intervenuto anche il sindaco Antonio Terra, alle prese sia con il problema discarica che con il "fuoco amico" di Unione Civica, che ha criticato il fatto che le liste di maggioranza non fossero state informate del decreto di avvio della Vas del 21 novembre. «Personalmente - afferma il primo cittadino - ero a conoscenza del provvedimento, stiamo seguendo la questione da vicino, se i consiglieri non sono stati informati è semplicemente perché ci riuniamo una volta a settimana». Una risposta che non si sa quanto potrà piacere al consigliere Marco Moroni, che venerdì aveva invitato l'amministrazione comunale a condividere il prima possibile notizie tanto delicate. Ma più in generale sull'individuazione del sito per l'impianto di smaltimento dei rifiuti Terra ripropone un suo vecchio mantra, scaricando la colpa dei ritardi sui sindaci pontini e sui partiti. «La discarica in zona Pontoni non si farà, non c'è Vas che tenga, perché in quell'area oltre al nostro ricorso c'è quello dei proprietari. Se dovesse passare un piano simile - afferma il sindaco - si scatenerebbe una guerra civile. Ma poi questa discarica chi la deve fare? L'espropriato? Dobbiamo ancora discutere gli assetti futuri dell'Egato in Regione e in Provincia, siamo lontani da una soluzione. E la verità è che stiamo subendo questa vicenda a causa del fallimento dei partiti, la responsabilità maggiore della mancata scelta è da attribuire alla conferenza dei sindaci pontini, molti dei quali hanno una tessera di partito».