Ha respinto le accuse e ha sostenuto di essere stato aggredito dalla parte offesa. Ha aggiunto di aver reagito e che vi è stata una colluttazione. E' quello che ha riferito il 19enne destinatario di una misura restrittiva, richiesta dal Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza ed emessa dal giudice Mario La Rosa, per i reati di stalking, violenza privata e lesioni gravi. Il ragazzo - si tratta di un incensurato originario di Pontinia - è finito agli arresti domiciliari per aver aggredito un amico della sua ex fidanzata. E' ritenuto il presunto responsabile del reato di atti persecutori all'indirizzo della ragazza. La sera dei fatti contestati, lo scorso 14 novembre, - secondo quanto ipotizzato - il 19enne ha colpito al volto e in più parti il coetaneo, utilizzando anche un tubo di gomma e la sequenza si è consumata con la complicità di un minore, provocando lesioni personali giudicate guaribili in 15 giorni. Sempre secondo quanto ipotizzato, ha strattonato la sua ex fidanzata, prendendola per i capelli e trascinandola per alcuni metri, causando nella ragazza lesioni volontarie - ha osservato la Procura - giudicate guaribili in 10 giorni. Nel capo di imputazione è stato contestato anche il reato di atti persecutori perchè l'indagato si è presentano all'esterno del posto di lavoro della sua ex, aspettando il suo arrivo e provocando con questa condotta un forte stato di ansia e agitazione e un timore anche per l' incolumità personale, costringendola ad alterare le abitudini. Anche i genitori della giovane erano molto preoccupati per quello che era avvenuto.