Ha costretto la nipote a subire e a compiere atti sessuali approfittando delle condizioni di inferiorità della piccola. E' con questa accusa che un uomo di Latina di 62 anni, un incensurato, è stato indagato a piede libero. E' ritenuto il presunto responsabile del reato di violenza sessuale aggravata nei confronti di una bambina di 8 anni. I fatti sono avvenuti nel capoluogo pontino. In base a quanto contestato il nonno approfittando di qualche momento in cui è rimasto da solo con la nipote, ha abusato di lei.

Gli episodi su cui un'inchiesta della Procura sta cercando di fare piena luce, sono avvenuti fino allo scorso febbraio e la vicenda è emersa a scuola. Sono state le maestre della piccola ad accorgersi che qualcosa non andava nel comportamento della bambina e hanno capito immediatamente la gravità della situazione e che le condotte erano compatibili con un trauma subito recentemente. A seguito della segnalazione delle maestre sono scattati gli accertamenti condotti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Latina e il nonno della piccola è stato indagato a piede libero. Sul caso viene mantenuto uno strettissimo riserbo per la delicatezza dei fatti e le modalità con cui sarebbero avvenuti gli abusi. Ieri in Tribunale davanti al giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota si è svolto un incidente probatorio, richiesto dalla Procura per raccogliere e blindare in questo modo la testimonianza della piccina.

L'obiettivo degli inquirenti era quello di cristallizzare le dichiarazioni della bambina che potrebbero deteriorarsi oppure potrebbe subire dei condizionamenti. L'audizione si è svolta in forma protetta alla presenza anche della psicologa Cecilia Monticelli e del pubblico ministero Giuseppe Miliano. A quanto pare la piccola non avrebbe confermato quanto dichiarato in un primo momento, alla presenza anche di un sostegno psicologico subito dopo che è iniziata l'inchiesta. E in quella circostanza erano emersi profili di responsabilità penale da parte del nonno.
Gli accertamenti intanto vanno avanti per capire anche un altro aspetto fondamentale: l'attendibilità delle dichiarazioni della piccola. Proprio per questo a febbraio il gip affiderà l'incarico ad un medico. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità.