Un motivo da nulla, un po' di spumante caduto sulla giacca della persona sbagliata. E' questo il movente per il quale il ventunenne di Formia P.L. la sera del 4 dicembre 2022 è stato accoltellato da una persona che fino a ieri era rimasta ignota. Ora si sa che, secondo la ricostruzione fatta dalla polizia sulla base di una serie di testimonianze, tra cui quella della stessa vittima, a sferrare i colpi fu Ciro Bonifacio, 32 anni di Castelforte, usando un coltello lungo venti centimetri. L'arma non era sua, bensì, sempre secondo le contestazioni di Carmine Sola, 23 anni, anch'egli di Castelforte. Il primo da ieri si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di lesioni aggravate, il secondo ha avuto l'applicazione del divieto di dimora e accesso nel territorio del comune di Formia, con la prescrizione di non allontanarsi dall'abitazione nelle ore notturne

. Bonifacio, difeso dagli avvocati Pasquale Santamaria e Pasquale Cardillo Cupo sarà sentito dal gip del Tribunale di Cassino e lì potrà fornire la sua versione dei fatti se deciderà di rispondere. Interrogatorio previsto anche per Sola, difeso sempre dall'avvocato Santamaria. L'ordinanza di misure restrittive è stata notificata ad entrambi ieri mattina dagli agenti del commissariato di Formia, che in queste settimane hanno incrociato i dati raccolti quella sera. L'aggressione con il coltello è avvenuta all'esterno di un locale della zona della movida di Formia, in piazzale Tommaso Testa, ma la lite era cominciata poco prima. La vittima inavvertitamente avrebbe fatto cadere dello spumante sulla giacca di Bonifacio e subito sono state scintille tra i due. Era poi intervenuta una delle guardie giurate presenti per allontanare tutti, ma la discussione è proseguita e a quel punto Sola avrebbe passato il coltello a Bonifacio per la «punizione». Entrambi gli indagati non sono del tutto sconosciuti per quanto nessuno abbia riportato ad oggi alcuna condanna. Bonifacio è tra gli imputati del processo anni Duemila ed ha anche una denuncia per il reato di lesioni legato ad un episodio diverso da quello di Formia, mentre Sola in altro procedimento non definito risponde di detenzione di droga al fine di spaccio. Oltre alle coltellate è emerso che nel locale era scoppiata una lite e c'erano stati calci e pugni tra gli avventori coinvolti. La risposta della Polizia al grave fatto delittuoso rientra nell'ambito della continua attenzione che la Questura di Latina rivolge alla tutela della pacifica convivenza civile, con particolare riferimento alle zone della movida, mediante un potenziamento dei servizi di controllo.