Oggi la campanella del primo giorno di scuola dopo la pausa natalizia suonerà per tutti gli studenti, ma non per i quindici bambini di Al Karama a causa di una vicenda che rischia di diventare una delle pagine più buie in tema di mancata accoglienza, scarsa inclusione e negazione del diritto allo studio degli ultimi anni in questa provincia. I bambini, trasferiti con le loro famiglie nello spazio della ex Rossi sud a seguito dell'incendio che ha distrutto il campo rom di Borgo Montello, non potranno raggiungere le scuole da loro frequentate esattamente come accade da quattro mesi e a dispetto dell'annuncio di poche ore fa della Croce Rossa di Latina con il quale si assicurava l'accordo con il Comune di Latina per garantire, finalmente e anche se a scoppio ritardato, il servizio di trasporto. Sembra che l'intoppo si sia verificato proprio dalla parte del Comune di Latina che non può assicurare in tempi veloci un mezzo per il trasporto e ha bloccato tutto sabato sera, informando la Croce Rossa che bisogna attendere le risultanze di una riunione per risolvere il problema. I primi a non prenderla bene sono stati proprio gli occupanti dello stabile dell'Ex Rossi Sud stremati da mesi di attesa e da condizioni non decorose in un luogo che era stato allestito solo per ospitarli temporaneamente. La delusione e la rabbia per l'ennesimo annuncio e per l'ennesima promessa caduta nel vuoto delle tante di questi mesi di passerelle politiche ed istituzionali sono state tali che gli adulti hanno cominciato lo sciopero della fame, un modo per diventare 'visibili' e chiedere l'attenzione e la dignità che meritano. Sembra che anche la Croce Rossa sia rimasta beffata, e non certo contenta, di questo dietrofront, dopo che aveva annunciato alla stampa che il 9 sarebbe ripreso il servizio di trasporto scolastico.