Un dossier per la stampa dopo settimane di silenzio, attraverso il quale chiarire la sua posizione nella vicenda che ha coinvolto i membri della sua famiglia, a cominciare da sua moglie Liliane Murekatete. Il deputato Aboubakar Soumahoro è tornato a parlare ieri e lo ha fatto affidandosi a una relazione nero su bianco, attraverso la quale annuncia anche di aver abbandonato il gruppo Verdi-Sinistra col quale è stato eletto in Parlamento lo scorso 25 settembre ed essersi iscritto al Misto.
Il deputato ribadisce con fermezza di non essere mai venuto precedentemente a conoscenza delle criticità oggetto di indagine della Magistratura relative alla gestione del Consorzio AID e della cooperativa Karibu. Ecco le sue parole a riguardo:
«A fine 2021 lessi da alcuni articoli di stampa sulla mancata retribuzione ad alcuni dipendenti della Karibu e – pur non avendo alcun interesse diretto nelle cooperative – chiesi immediati chiarimenti a riguardo. Venni informato del fatto che non erano ancora pervenuti tutti i soldi necessari per pagare gli stipendi, che si erano sollecitati gli Enti pubblici, e – così mi venne detto – che auspicabilmente tutto si sarebbe risolto in tempi ragionevoli. La cooperativa aveva un'ottima reputazione in quanto premiata e apprezzata da molti giornali e politici locali e nazionali, dunque non avevo motivo di ritenere vi fossero criticità insanabili, a parte una temporanea difficoltà di cassa, purtroppo abbastanza frequente per chi opera con progetti finanziati da fondi pubblici. In ogni caso, ho totale fiducia nella Magistratura, e se sono stati commessi degli errori, chi li ha commessi pagherà». Soumahoro afferma poi, rispetto alla suocera Marie Therese Mukamitsindo di non aver mai avuto sospetti nei suoi confronti in quanto «all'epoca ampiamente riconosciuta e stimata nell'ambiente dell'accoglienza dei rifugiati e portata come esempio di integrazione in molti contesti, inclusi i più alti livelli Istituzionali e in varie trasmissioni televisive». Inoltre, negli anni di relazione affettiva, iniziata nell'estate del 2018 con Liliane , Soumahoro sostiene di aver vissuto «in una situazione di mancata prossimità geografica sia da Marie Terese Mukamitsindo che dalla cooperativa Karibu», per diversi fattori: la gravidanza difficile di Liliane Murakatete e la nascita del loro primogenito, il lockdown per il Covid-19, e infine le difficoltà relative al rientro a lavoro e il post-maternità, gestiti in piena pandemia.