Sono 12 le persone indagate tutte straniere e che hanno un'età compresa tra i 62 e i 31 anni e devono rispondere di falsità ideologica nell'ambito di una inchiesta sulle residenze facili. Dagli accertamenti dei Carabinieri del Comando Provinciale è emerso che gli indagati fornivano indirizzi inventati per avere agevolazioni quando si trattava di chiedere una misura meno afflittiva come gli arresti domiciliari. Comunicavano un indirizzo del domicilio con un civico inesistente o dove non avevano mai risieduto per chiedere il rilascio delle carte di identità elettroniche è la conclusione della Procura. Nei confronti degli indagati è arrivato l'avviso di conclusione indagini.