E' stata rinviata al prossimo 7 aprile l'udienza preliminare per l'aggressione consumata nelle campagne di via Tivera a Cisterna dopo un tentato furto all'interno del centro rottami di via Monti Lepini. Un rinvio scaturito dalla nuova legge Cartabia: la querela partita d'ufficio nel 2017 dopo le indagini della Polizia di Stato dovrà essere presentata anche dalla parte offesa. Sono cinque le persone che sei anni fa erano state denunciate a piede libero con l'ipotesi di aver aggredito A.M. all'epoca dei fatti 40enne: si tratta di S.D.P di 33 anni, E.V. di 30 anni, A.C. di 45 anni, N.D.P. di 35 anni e N.D.P. di 55 anni. Tutti quanti devono rispondere in tribunale del reato di lesioni aggravate, mentre l'uomo sorpreso a rubare era stato deferito in stato di libertà per il reato di tentato furto aggravato. Particolare di questo procedimento è che tutti sono imputati. I fatti sono accaduti a giugno del 2017 quando A.M. poco prima della mezzanotte aveva fatto irruzione nel centro rottami chiuso, con il chiaro obiettivo di rubare del rame, come poi aveva ammesso alla Polizia di Stato del Commissariato di via Croce chiamata ad indagare sui fatti consumati a Cisterna. Mentre stava trafugando il metallo prezioso, l'uomo era stato raggiunto da diversi colpi esplosi da un fucile a pallini (un calibro 12), uno dei quali andato a segno sul volto all'altezza degli occhi. E solo a quel punto il 46enne aveva provato una fuga (lasciando nel centro sia il bottino che gli arnesi da scasso), nelle campagne circostanti prima di urtare contro una sbarra in ferro nel buio e quindi non visibile. Caduto rovinosamente a terra sarebbe poi stato raggiunto dai cinque che lo avrebbero bloccato e successivamente malmenato. Poco dopo, le stesse persone avrebbero chiamato il centralino delle emergenze per segnalare un tentato furto e una persona ferita.