Un'altra scuola è finita nel mirino dei ladri, entrati in azione ancora una volta alla ricerca di computer. L'ultimo colpo, a quanto pare persino più agevole dei precedenti, è stato messo a segno ieri notte a Borgo Grappa, dove i soliti ignoti sono riusciti a introdursi nel plesso della scuola primaria "Antonio Meucci".
La scoperta risale naturalmente all'orario di apertura di ieri, quando i collaboratori scolastici hanno trovato alcune stanze a soqquadro. Perché i ladri erano riusciti a entrare in azione praticamente disturbati: nel plesso non c'è materiale di particolare valore, quindi non è dotato di sofisticati sistemi antifurto. Dopo tutto in questi casi è difficile proteggere strutture così ampie, come gli istituti dotati di aule e quindi molte finestre. Insomma, quella sulla Migliara 45 è una di quelle scuole di campagna che raramente finiscono nel mirino dei banditi.
Fatto sta che ieri notte non sono entrati in azione i soliti professionisti dello scasso, ma gente che si accontenta di poco pur di racimolare qualcosa. Gli investigatori non escludono che ad agire possano essere stati gli stessi ladri che hanno razziato altre scuole nel capoluogo con lo stesso obiettivo, ma in quei casi i bottini di computer e tablet era nettamente superiore per valore. Anzi, una delle intrusioni aveva tutta l'aria di essere un colpo mirato.
Tornando al furto di ieri, quando è scattata la segnalazione alla centrale operativa del 112 i poliziotti della Squadra Volante non hanno potuto fare altro che constatare la visita notturna, anche alla ricerca di tracce utili all'identificazione degli autori dell'intrusione. A quanto pare i ladri di turno non avrebbero neppure faticato troppo per introdursi nella scuola, perché non sono stati trovati segni di scasso, ma solo una finestra spalancata, forse chiusa il giorno prima con disattenzione. In ogni caso i ladri hanno rovistato in alcuni locali, ma stando a un primo accurato sopralluogo avrebbero preso solo un paio di computer.
Un fenomeno piuttosto insolito quello che si sta registrando negli ultimi tempi, visto che ormai da tempo gli apparecchi informatici non facevano più gola agli scassinatori. Un'inversione di tendenza dettata forse da una crescita della domanda nel mercato nero o semplicemente dalla comparsa, sulla scena criminale latinense, di bande che non disdegnano questo tipo di furti e possono contare magari su ricettatori capaci di piazzare facilmente questo tipo di refurtiva. Peccato che spesso il danno arrecato alle scuole sia maggiore del bottino raccolto dai soliti ignoti: un mese fa erano spariti una quindicina di computer dal liceo artistico, più di trenta invece i pc ancora imballati rubati dalla scuola media Giovanni Cena.