La procura di Latina ha aperto una inchiesta sul caso dell'insegnante di religione del liceo scientifico Majorana di Latina che per mesi avrebbe inviato via instagram ad alcuni suoi studenti diverse foto hard e conversazioni compromettenti. Il docente che lavorava come supplente già dallo scorso anno e che aveva avuto un contratto presso la stessa scuola anche quest'anno, è stato già allontanato dall'istituto su iniziativa del dirigente scolastico perché alcuni ragazzi hanno denunciato l'accaduto parlandone con altri insegnanti. Una notizia che ha scosso profondamente il mondo della scuola e non solo, anche quello religioso.

L'insegnante era stato infatti ordinato diacono da poco dalla Curia e proprio la Curia in una nota oggi chiarisce alcuni punti: "Con riferimento alla notizia pubblicata oggi da alcuni giornali relativa a un Insegnante di Religione, in una scuola di Latina, cui sono contestati comportamenti non appropriati nei confronti di alcuni studenti – scrive la Curia - per completezza si rappresenta quanto segue. Lo scorso lunedì 30 gennaio, nel primo pomeriggio, il vescovo Mariano Crociata è stato informato dall'Ufficio Scuola della Curia in merito alla richiesta di assegnazione di un nuovo docente, presentata da una scuola del Capoluogo e dei motivi addotti per tale richiesta. Nelle stesse ore il Vescovo ha incontrato il docente per ascoltare la sua versione dei fatti. Al termine del colloquio, dopo aver ricevuto dallo stesso docente le dimissioni dall'attuale incarico, il Vescovo gli ha comunicato la revoca dell'idoneità all'insegnamento della religione cattolica. Poiché la persona interessata è anche un chierico, in quanto diacono permanente, il vescovo Crociata ha avviato immediatamente la procedura prevista dall'attuale ordinamento ecclesiastico, per cui nella giornata di oggi ha firmato il decreto che dispone l'apertura dell'indagine previa canonica tesa ad acquisire tutti gli elementi possibili sul caso in esame. Altresì, ha imposto al diacono l'allontanamento cautelare dall'esercizio del ministero. Sempre nella mattinata di oggi, mons. Crociata ha ricevuto il Dirigente Scolastico e il Primo Collaboratore dell'Istituto ai quali ha espresso il suo rammarico per questa vicenda, reciprocamente è stata concordata la disponibilità alla massima collaborazione". Sul caso si esprime anche la garante per l'infanzia e adolescenza Monica Sansoni che ha spiegato all'Agi: "La procura sta approfondendo ogni dettaglio della situazione – ha detto la Sansoni – siamo in contatto con gli inquirenti e abbiamo dato poeno sostegno alle famiglie dei ragazzi e alla scuola". Intanto le chat tra studenti e professore sono al vaglio degli inquirenti che in queste ore stanno ascoltando gli studenti alla presenza delle loro famiglie".