L'audizione dei collaboratori di giustizia Andrea Pradissitto e Agostino Riccardo è slittata. Ieri nel processo per l'omicidio di Massimliano Moro, ucciso nel corso della Guerra criminale nel gennaio del 2010, è terminato il controesame del pentito Renato Pugliese. Prima della sua deposizione in aula è stato il turno di un testimone redarguito anche dal presidente Gian Luca Soana. L'uomo che doveva deporre nella precedente udienza, è stato accompagnato dalle forze dell'ordine e ha riferito che poteva parlare poco e non era in grado di rispondere perchè aveva un fortissimo mal di denti. Era un testimone che in passato era stato vittima di Valentina Ciarelli e Andrea Pradissitto che gli avevano dato in prestito alcuni assegni.

A seguire quando il pm Luigia Spinelli ha chiesto se conoscesse Valentina Ciarelli, il testimone prima ha detto «non credo» e quando il pm gli ha riletto il verbale che risale al 2011 quando aveva dichiarato che la conosceva, si è giustificato dicendo che in quella circostanza - quando aveva firmato il verbale - era ubriaco. Il presidente lo ha ripreso ricordando che rischiava anche una falsa testimonianza se in caso avesse dichiarato delle cose che non rispondevano al vero. Infine è terminato il controesame di Pugliese da parte di uno dei componenti del collegio difensivo, l'avvocato Alessandrdo Diddi. Il pentito è partito da quando ha deciso di collaborare, alla fine di dicembre del 2016 e rispondendo alle domande, ha raccontato come aveva saputo le modalità dell'omicidio in questo caso dal cugino Giuseppe Pasquale Di Silvio.
I legali degli imputati hanno sempre sostenuto l'inattendibilità del narrato dei pentiti. Il processo riprende il prossimo 27 marzo.