È stato confermato dal giudice del Tribunale di Latina il sequestro - effettuato all'indomani del rogo che li ha devastati - dei quattro capannoni che sono stati distrutti dalle fiamme in via Enna ad Aprilia. I sigilli vennero apposti dai Carabinieri del Reparto territoriale che insieme agli agenti della Polizia locale, al personale dell'Arpa e a quello della Asl hanno effettuato ulteriori sopralluoghi all'interno del sito dismesso della ex Freddindustria dove il primo febbraio cumuli di rifiuti presero fuoco per motivi ancora non chiari. Rifiuti ammassati negli anni di cui però, una ordinanza di qualche anno fa, ne ordinava la rimozione, con la conseguente messa in sicurezza dell'intero sito che una volta ospitava le dogane.
Le fiamme e la colonna di fumo nero che hanno generato apprensione in tutti i residenti di Aprilia, hanno danneggiato pesantemente la struttura di quattro capannoni. quelli che vennero edificati più recentemente e, per questo, realizzati senza la copertura in cemento e amianto che, al contrario, si trova sui capannoni più vecchi che per fortuna non sono stati interessati dall'incendio. E quella ordinanza però, non è mai stata rispettata, o quanto meno lo è stata solo in parte. Il Comune stesso infatti, il sindaco Antonio Terra, dopo un primo intervento per lo sgombero di alcune famiglie di occupanti che nel tempo avevano ricavato alloggi e baracche di fortuna, aveva deciso di fare un primo intervento di pulizia e abbattimento delle strutture fronte strada dove, appunto, erano state ricavate delle abitazioni di fortuna.
Un intervento che alla città è costato oltre 100mila euro. I piani dell'amministrazione probabilmente erano quelli di intervenire d'urgenza, per la salute e la sicurezza pubblica, e di fare un'azione di rivalsa sulla proprietà che fino ad oggi non era mai intervenuta. Ma di fronte al muro del privato, il Comune ha dovuto chiedere un pronunciamento dell'autorità giudiziaria che, però, ha ritenuto quell'intervento di interesse pubblico, a carico delle casse comunali. Oggi invece la proprietà, che si ritrova con una possibile denuncia penale per il mancato rispetto di quella ordinanza, è intervenuta e anche ieri gli operai erano intenti a ripulire alcune zone del sito dismesso. La prossima urgente mossa sarà quellòa di valutare la necessità e l'opportunità di abbattere, quanto meno, i quattro capannoni andati a fuoco per scongiurare crolli e pericoli.
Cronaca
Ex Freddindustria, sigilli e denuncia
Aprilia - Confermato il sequestro dei capannoni andati a fuoco in via Enna, la proprietà rischia la denuncia per non aver adempiuto all’ordinanza di rimozione dei rifiuti