Dopo due settimane di presidio diurno davanti ai cancelli del pastificio Paone da parte dei lavoratori, oggi potrebbe arrivare il primo step importante nel corso dell'incontro che si terrà al Comune di Formia e al quale prenderanno parte i segretari di Flai Cgil, Uila Uil, il delegato di Unindustria e il sindaco, oltre che l'amministratore della «Domenico Paone srl» e della Corex. Quest'ultima, come si sa, si è aggiudicata lo stabilimento all'asta fallimentare ma non detiene il marchio e nel lotto dell'incanto non sono inclusi i macchinari interni.
A seguito della conferma, in secondo grado, dello sfratto esecutivo, di fatto Corex potrebbe subentrare nell'opificio in qualunque momento ed è il motivo per il quale i lavoratori stanno presidiando i cancelli nell'area industriale di Penitro.
Dopo l'ultima riunione con i sindacati di categoria è emersa la volontà della «Domenico Paone» di vendere le attrezzature e il marchio alla Corex attraverso una procedura negoziata che, su richiesta specifica dei sindacati, dovrebbe prevedere altresì il riassorbimento dei dipendenti, attualmente in cassa integrazione a zero ore. Su quest'ultimo punto si gioca una partita parallela e non meno importante, poiché gli ammortizzatori sociali sono in scadenza; il termine è fissato per il 4 marzo prossimo ed entro quella data si dovrà stabilire se effettivamente la Corex riprenderà la produzione nel pastificio con lo storico marchio e gli stessi lavoratori, oppure se si dovrà tentare una ulteriore proroga di sei mesi. Ipotesi non peregrina se si considerano i tempi strettissimi entro i quali serve trovare una soluzione.