Gli anziani continuano a essere facile bersaglio degli specialisti delle truffe, che non risparmiano il capoluogo pontino durante le loro scorribande. L'ultimo colpo è stato messo a segno un paio di giorni fa in una villa alle porte del capoluogo, nella zona di strada della Rosa, dove un abile impostore, con l'aiuto di un complice rimasto in strada a fare da "palo", è riuscito a prendersi gioco di una pensionata rimasta sola in casa per appena mezz'ora, tanto da convincerla ad aprire la cassaforte e consegnargli tutti i gioielli custoditi. Un episodio sul quale sta indagando la Polizia.

L'anziana vittima non vive da sola, ma non c'era nessun altro in casa quando ha ricevuto la visita dello sconosciuto: resta un mistero se i truffatori avessero studiato i movimenti della famiglia, oppure se quella mattina girassero in cerca del bersaglio giusto senza un piano ben preciso, comunque in una fascia oraria in cui è facile trovare le case incustodite come gli anziani soli. Fatto sta che l'autore del raggiro ha utilizzato una delle tecniche più diffuse per questo genere di reati. Si è presentato come tecnico di una società fornitrice di servizi energetici, probabilmente Enel, avendo persino l'accortezza di indossare un gilet giallo catarifrangente di quelli normalmente utilizzati per essere visibili a bordo strada, che gli ha conferito una certa credibilità. Oltretutto indossava cappello e mascherina chirurgica che gli hanno consentito di coprire il volto.

Come nel più classico dei casi l'impostore è stato abile a ingannare la donna, utilizzando modi gentili e una terminologia che ha dato la parvenza di essere tecnica. L'uomo sosteneva che c'erano stati dei guasti e l'abitazione doveva essere controllata per scongiurare danni irreparabili. Quando la pensionata lo ha fatto entrare in casa, lui l'ha invitata a mostrare i gioielli perché l'oro poteva essere esposto ai danni provocati da campi magnetici. Insomma, era tutta una farsa, ma la vittima è stata ingannata dall'aspetto del finto tecnico e ha assecondato la sua richiesta aprendo la cassaforte, consegnando tutto il contenuto al truffatore, un bottino piuttosto ingente. A quel punto, una volta messe le mani sui preziosi, lo sconosciuto ha inventato una scusa per uscire di corsa e raggiungere il complice che lo aspettava certamente in auto. Non è escluso che la "vedetta" lo avesse contattato per accelerare i tempi della fuga, magari dopo avere notato la presenza di passanti o vicini, perché l'impostore non ha perso tempo a passare in rassegna il resto della casa, dileguandosi in fretta. Poco dopo è rientrato un congiunto dell'anziana donna, che una volta appreso l'accaduto ha dato l'allarme al 112. Troppo tardi, quando le pattuglie della Polizia hanno battuto la zona, dei fuggitivi non c'era più traccia. Del caso si stanno occupando gli investigatori della Questura che stanno acquisendo testimonianze e filmati registrati dagli impianti di video sorveglianza della zona.