Violenza sessuale su una ragazzina che aveva bevuto e gli aveva chiesto aiuto, comparirà domani davanti al giudice per l'udienza preliminare Pierpaolo Bortone.

Si dovrà decidere se il commerciante di origini extracomunitarie sarà rinviato a giudizio o meno per le gravi accuse rivolte nei suoi confronti da una giovane ragazzina apriliana che nel giugno del 2021 aveva denunciato di aver subito violenze di natura sessuale da quell'uomo.

Secondo quanto avrebbe denunciato infatti, la ragazzina, insieme ad una sua amica, si sarebbe recata nella rivendita di generi alimentari gestita dall'uomo, in un pomeriggio del giugno di tre anni fa. Volevano acquistare delle birre da consumare in compagnia in un parco pubblico nelle adiacenze. Forse al parco le attendevano altri amici, fatto sta che le due amiche sono entrate nell'alimentari e hanno chiesto di acquistare alcune bottiglie di birra. Il commerciante non sono non ha chiesto a nessuna delle due i documenti, ma quelle birre alla fine gliele ha anche regalate. Un gesto di generosità molto apprezzato dalle due amiche e di cui, qualche ora dopo, la presunta vittima si è ricordata.
A quanto sembra infatti, dopo aver bevuto e passato del tempo al parco, la ragazzina avrebbe accusato un malore. In stato confusionale e non potendo tornare a casa in quelle condizioni, tra i fumi dell'alcol, lasciata di fatto sola dagli amici, si è ricordata di quel commerciante gentile. E ha deciso di chiedere aiuto a lui.
Si è quindi ripresentata all'alimentari per chiedere di poter stare un po' lì dato che non si sentiva bene. L'uomo a quel punto l'avrebbe accolta e poco dopo le avrebbe proposto di attendere di stare meglio a casa sua, una abitazione a pochi metri dal negozio. La ragazzina lo ha quindi seguito in casa. E qui l'uomo l'avrebbe aggredita costringendola a subire atti sessuali contro la sua volontà.

La minore sarebbe quindi tornata a casa in stato confusionale, ma non avrebbe subito denunciato la violenza. Sono passati alcuni giorni. Giorni da incubo, di malessere e di paura. Sembra infatti che ad un certo punto la ragazzina abbia anche cominciato a sospettare di essere seguita. Avrebbe notato alcuni immigrati, adulti, della stessa etnia del commerciante, che in diverse occasioni l'avrebbero seguita.
Il cambio di umore, il malcelato malessere della ragazzina non è sfuggito ai genitori che qualche giorno dopo i fatti, forse anche grazie a quanto da lei confessato al proprio diario segreto, l'avrebbero affrontata riuscendo a farle superare paura, vergogna, rabbia e imbarazzo e a farsi raccontare cosa fosse successo. Quindi la denuncia al Comando dei Carabinieri di Aprilia.