E dopo i pacchi in arrivo, le denunce per presunta pedopornografia ed altro ancora, in questi giorni, anche nella zona di Minturno stanno arrivando false mail dell'Agenzia delle Entrate. Diverse segnalazioni sono giunte alla nostra testata da parte di cittadini che si sono preoccupati per il messaggio di posta elettronica, che poi non è altro che un phishing, un tipo di truffa attraverso la quale gli "specialisti" del raggiro telematico chiedono informazioni personali, compresi dati finanziari e codici di accesso, fingendosi un ente come enti statali, banche etc.

E questo è quello che è successo ad un gruppo di cittadini minturnesi, i quali negli ultimi giorni sono stati raggiunti dal messaggio, inviato da Agenzia delle Entrate- Riscossione. Si parla di una notifica amministrativa con un numero di protocollo che inizia con AR. Ovviamente i truffatori indicano anche un link diretto alla notifica, che poi, si legge nella mail "è fornita elettronicamente in conformità col decreto legge n.193/2016, convertito nella legge n.225/2016, all'art.7- quater è intervenuto in materia di notifica, modificando il secondo comma dell'art.26 del DPR n.602/1973 e aggiungendo un nuovo comma, che prevede la notifica degli atti e degli avvisi possa essere eseguita telematicamente anche nei confronti di soggetti diversi da quelli obbligati ad avere un indirizzo di PEC nell'indici INI-PEC". Precisazioni che possono indurre in errore l'utente, che si potrebbe convincere con un'ulteriore aggiunta (con un italiano non proprio perfetto) contenuta nel messaggio e cioè che "la comunicazione sarà comunque spedita in forma cartacea inviando una raccomandata semplice". Proprio sette giorni fa esatti l'Agenzia delle Entrate ha comunicato che è in diffusione una nuova campagna di phishing, che utilizza un dominio simile a quello dell'ente. Per l'Agenzia delle Entrate, nonostante il phishing sia di discreta fattura rispetto alla media, contiene un errore che "rovina" tutto. E cioè che AgenziaEntrate Riscossione" è un ente distinto dall'Agenzia delle entrate e usa un dominio di posta proprio. "Il link inserito nella mail- precisa l'ente- non punta al sito dell'Agenzia, pur se poi riconduce a uno simile". Tutti coloro che ci hanno segnalato il tentativo di truffa non hanno abboccato e la speranza è che altri non abbiano diffuso i loro dati, che sarebbero utilizzati poi per svuotare i conti correnti.