Cala sensibilmente il numero di imprese attive nel centro storico, mentre reggono quelle che operano all'esterno della circonvallazione del capoluogo. È questa, in sintesi, la fotografia scattata dalla Camera di Commercio per quanto riguarda la città di Latina e inserita nel rapporto "Città e demografia d'impresa", strumento avviato nel 2015 per monitorare lo stato di salute delle attività commerciali italiane, monitorando nel tempo l'andamento degli esercizi, osservando nello specifico come gli aggregat si muovono nei centri storici rispetto al resto del comune.
«La città e il suo centro storico sono una specificità italiana a cui la Confcommercio guarda con molto interesse e qualche preoccupazione - si legge nella nota diffusa dalla Camera di Commercio in occasione della presentazione dell'ottava edizione del rapporto - La realizzazione di questo Osservatorio consente di cogliere i cambiamenti della rete comunale di servizi al consumatore e, conseguentemente, anche di neutralizzare eventuali patologie (rischio di desertificazione commerciale e crisi delle economie urbane)».
Nello specifico, guardando al centro storico e per quanto riguarda il commercio al dettaglio, le imprese del Comune capoluogo sono passate dalle 724 del 2012 alle 658 del 2002. A soffrire maggiormente di questo calo sono stati i negozi di prodotti alimentari (da 111 a 87), le attività specializzate in altri prodotti, che passano da 276 a 228. Tutt'altra storia per alberghi, bar e ristoranti, che aumentano di 10 unità nel centro storico, passando dai 340 del 2012 ai 350 del 2022.