Dopo settimane di battibecchi in Commissione Trasparenza, accuse delle opposizioni a mezzo stampa e persino il ricorso al Tar da parte di un comitato di cittadini, finalmente arriva la replica dell'Amministrazione comunale di Fondi a guida del sindaco Beniamino Maschietto sul tema del forno crematorio che dovrebbe nascere come da progetto nell'area adiacente il cimitero. Non hanno dubbi i consiglieri comunali di Forza Italia, IoSi, Litorale e Sviluppo fondano, Democrazia Cristiana e Noi per Fondi che parlano di una «procedura condivisa e trasparente nel rispetto delle norme e in attesa dei pareri ambientali degli enti sovracomunali». Dalle parole della maggioranza di Forza Italia e liste collegate di Fondi, sembra non ci siano dubbi anche sullo stato attuale del progetto: «Allo scopo di adottare un approccio che sia il più cautelativo possibile, l'Ente si sta interfacciando anche con interlocutori per i quali la normativa non richiede espressamente il rilascio di autorizzazioni. E' evidente che qualora questi pareri dovessero essere negativi verrebbero meno tutti i presupposti per la realizzazione dell'impianto. Così come verrebbe meno ogni presupposto di realizzazione se venisse accolto il ricorso pendente al TAR».
Ma proprio su tali questioni i gruppi di maggioranza ci vanno giù pesanti, sia ricordando come nel 2019 a votare il progetto fu il consiglio comunale all'unanimità dei presenti (24 consiglieri con una sola assenza di un eletto della maggioranza), sia sul comitato dei cittadini e il ricorso amministrativo considerato «tardivo e lacunoso, presentato da un comitato "spontaneo" ma rappresentato dal responsabile cittadino del partito politico "Azione" e supportato dal presidente della Commissione trasparenza Luigi Parisella, recentemente candidato alle elezioni regionali con il partito di Calenda». Stoccate alle opposizioni a parte, con tanto di richiamo alle polemiche definite strumentali del PD, di cui la maggioranza ricorda il voto favorevole dei tre consiglieri Dem del 2019. «La decisione per l'impianto - precisano le forze di maggioranza - trova anche corrispondenza nella tendenza crescente, da parte della popolazione, a ricorrere alla cremazione tanto che il Comune si è dotato di un apposito regolamento, votato all'unanimità dal Consiglio, per disciplinare le modalità di conservazione e dispersione delle ceneri».

Immediata la contro replica del gruppo di Fratelli d'Italia

"Ora si che siamo pronti al Turismo Funerario!" - il sarcasmo di Fratelli d'Italia Fondi, non intende fare sconti all'attuale Amministrazione Comunale, la quale lunedi 6 marzo in Commissione Trasparenza, ha rimarcato la propria volontà di proseguire i lavori sul Forno Crematorio, già approvati dalla precedente giunta De Meo.

"Rimaniamo perplessi dinanzi alla naturalezza con cui alcuni consiglieri di maggioranza, nell'avallare un simile scempio, hanno sottolineato il crescente aumento della domanda, tale da far rifletter in famiglia l'opportunità di usufruirne (come fosse un argomento qualunque da tavola con i parenti)".

Ironia a parte, i meloniani locali hanno esternato le loro non poche perplessità in merito al progetto - " Oltre a non ravvisarne l'utilità, sia per la scarsa domanda che per la presenza in zone limitrofe di struttura analoga, reputiamo che quanto espresso nella Sentenza 6236/2022 del Consiglio di Stato, su simili manufatti, non lasci spazio ad interpretazioni: è un'impianto inquinante di "prima classe", che situato dov'è collocato il cimitero di Fondi, a non molti passi da tre complessi scolastici, un ospedale, un teatro comunale, da tante abitazioni private e da terreni a vocazione agricola, creerebbe scompensi mostruosi all'area, sia sul piano sanitario/ambientale, che per quanto concerne quello economico, a fronte poi di un misero 8% di presunti introiti a cremazione, che il Comune vedrà, (guarda caso) "a babbo morto", a project financing finito".

Queste sono le considerazioni del direttivo locale di Fratelli d'Italia, primo partito ad opporsi al forno crematorio già ad inizio 2021, nel silenzio assoluto da parte della politica locale.

Fdi denuncia la scarsa trasparenza con cui il provvedimento è stato adottato all'epoca (2019): non vi sono notizie, salvo la vergognosa delibera approvata all'unanimità, sia dalla maggioranza che dall'opposizione di allora, che ha rappresentato l'ennesimo dito medio alzato davanti agli occhi dei cittadini fondani, che si vedeva rappresentato (all'epoca 2019 come oggi, ndr) da un Consiglio Comunale distante dalle necessità dei suoi abitanti, che nemmeno si cura, al contrario di quanto sostiene, di aver dato ampia divulgazione e trasparenza su un simile ecomostro."

A chiusura, un commento sul cambio di posizione del PD - " lieti di sapere che i colleghi dem, hanno deciso di ravvedersi dalle posizioni dei loro predecessori e rendere "bipartisan" una battaglia importante, a cui noi, se fossimo stati nella precedente consiliatura, avremmo dato lotta ad oltranza. Cosa che, invece, in passato non fu fatta e questo ci fa comunque riflettere.

Siamo convinti che anche i consiglieri di maggioranza (anche loro padri e madri di famiglia), si possano rendere conto che la nostra città ha bisogno di tanti interventi, ma non di un forno crematorio.

Anteponiamo per questa volta gli interessi di partito a quelli dei nostri figli e di tutta la cittadinanza . 

Domani 10 marzo voteremo Si alla mozione per fermare il forno crematorio, confidiamo che, anche questa volta, ci sia l'unanimità del Consiglio Comunale.