La Asl ha rigettato la richiesta di reintegro formulata da Claudio Rainone, ex direttore del reclutamento, imputato nel processo sullo scandalo dei concorsi. Lo ha reso noto proprio l'azienda sanitaria con una delibera pubblicata ieri sull'albo pretorio.
Claudio Rainone, difeso dagli avvocati Leone Zeppieri e Stefano Mancini, era finito agli arresti domiciliari nel maggio del 2021 nella prima parte dell'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile. Gli accertamenti - coordinati dal pm Valerio De Luca - avevano portato alla scoperta di un giro di raccomandazioni per due concorsi pubblici indetti dalla Asl. Anche al Tribunale del Riesame l'impianto accusatorio aveva pienamente tenuto.
Qualche giorno fa è stata revocata la misura interdittiva nei confronti di Claudio Rainone: il Collegio penale del Tribunale - presieduto dal giudice Laura Morselli - ha accolto la richiesta presentata dalla difesa. E, di conseguenza, l'ex direttore del reclutamento aveva chiesto alla Asl di essere reintegrato per poter riprendere a lavorare alle dipendenze dell'azienda sanitaria pontina.