Tre anni d'inferno ripercorsi in un'ora e mezza davanti al Tribunale di Cassino senza tralasciare alcuno dei particolari violenti. Ieri si è tenuta un'udienza cardine nel processo per maltrattamenti e stalking a carico di un imprenditore di Ponza, che tra il 2020 e il 2022 ha messo in atto una lunga serie di atti persecutori nei confronti della ex moglie e del nuovo compagno di lei.
Proprio quest'ultimo è stato sentito a lungo nell'udienza di ieri mattina e ha raccontato tutto ciò che è stato costretto a subire fino ad episodio clou e inquietante avvenuto sull'isola. La sera dell'otto maggio 2022, mentre si trovava a bordo della sua auto insieme alla compagna, fu raggiunto da tre persone, tra cui l'imputato, che lo costrinse a scendere dal veicolo prima di bastonarlo. Secondo quanto riferito al Tribunale quell'episodio fu, in realtà, una vera e propria spedizione punitiva poiché l'imprenditore imputato non era da solo quella sera, bensì in compagnia di altri familiari a carico dei quali però non risulta, finora, che si sia proceduto in sede penale. Sull'aggressione è stato prodotto un video, ora allegato agli atti. Il testimone è stato contro esaminato anche dai difensori dell'imprenditore stalker, gli avvocati Enzo Macari e Alberto Parisella, oltre che dai legali di parte civile, l'avvocato Laura Fasili che rappresenta la donna perseguitata, e l'avvocato Ivano Nardozzi che assiste, appunto, il nuovo compagno.
Nel fascicolo della Procura e nelle informative dei carabinieri di Formia sono contenuti numerosissimi episodi di stalking. L'imputato, nei fatti, seguiva ovunque la coppia, effettuava pedinamenti, inviava messaggi. E scriveva a quello che considerava il suo «rivale in amore» frasi minatorie e di morte: «Ti farò sparire dalla faccia della terra, ti ucciderò». Un'escussione lunghissima, un racconto senza filtri di quanto avvenuto a partire da marzo del 2019, data in cui è finita la relazione tra l'imputato e la moglie, fino alla fatidica sera dell'otto maggio 2022, quando, vista la gravità dei fatti, i carabinieri dell'isola hanno fermato l'aggressore e sono scattati gli arresti domiciliari, tuttora vigenti. L'uomo in precedenza era stato già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle ex moglie proprio in considerazione delle minacce e delle azioni persecutorie poste in essere. La violazione del divieto ha fatto scattare l'arresto. Il processo è stato aggiornato all'udienza del 23 marzo, quando sarà sentita la vittima principale, ossia l'ex moglie dell'imputato, oltre ad altri sette testimoni citati dalla pubblica accusa. Si tratta di vicini di casa e amici che hanno assistito direttamente a quanto avveniva sull'isola, un luogo piccolo dove tutti si conoscono e ciò nonostante teatro di una incredibile sequenza di azioni di stalking per un bel po' rimaste impunite.