La convalescenza dell'appuntato Giuseppe Molinaro era legata ad una patologia che non prevedeva assolutamente il ritiro della pistola d'ordinanza.
Nel casertano è stata fatta chiarezza sulla questione, che potrebbe dare adito a considerazioni affrettate, tanto Il Comando provinciale dell'Arma di Caserta, guidato dal colonnello Manuel Scarso, avrebbe già provveduto a verificare ogni particolare. Va detto che i vertici dei Carabinieri sono venuti a conoscenza del percorso psicologico del militare, nel momento in cui ha consegnato la pistola alla sua psicologa di fiducia Onesta D'Angelo, prima di costituirsi. L'appuntato, infatti, non ha mai comunicato ufficialmente all'Arma il percorso che stava seguendo, così come la psicologa, che ha dovuto mantenere il segreto professionale.
A Molinaro, in verità la pistola gli fu ritirata tre anni fa, quando era in servizio a Castelforte; infatti la morte della madre gli causò uno stato depressivo, tanto da ricevere un sostegno da parte dell'Arma per quel momento difficile che stava attraversando. Gli fu concessa la licenza e rimase sotto osservazione per quattro mesi e gli fu ritirata anche la pistola. Dopo il periodo di osservazione, in seguito al parere positivo specialistico di un medico, Molinaro, fu ritenuto idoneo al servizio e così gli fu riconsegnata la pistola d'ordinanza. Dopo tre anni e il trasferimento alla stazione casertana di Carinola, il carabiniere ha iniziato a presentare alcuni certificati medici per una patologia che nulla avrebbe a che fare con problemi psicologici e, quindi, non c'erano le condizioni per procedere al ritiro dell'arma.
Invece Molinaro aveva continuato il periodo di affiancamento con la psicologa privata, ma senza informare l'Arma, che è venuta a conoscenza della situazione solo quando, martedì scorso, dopo l'omicidio, ha consegnato la pistola alla sua psicologa. In pratica Il 56enne di Teano era in malattia per altri motivi di salute che non prevedono il ritiro della pistola.
Non c'era il minimo sospetto quindi che potesse avere dei problemi, anche perché sia nel casertano che a Castelforte non aveva mai destato alcun sospetto sul suo stato. Non è escluso che il caso potrebbe essere approfondito dalla Procura militare, ma per ora si tratta solo di una ipotesi. Staremo a vedere.
Cronaca
Omicidio a Suio, la patologia di Molinaro non prevedeva il ritiro dell'arma
Castelforte - La convalescenza dell’appuntato Giuseppe Molinaro era legata ad una patologia che non prevedeva assolutamente il ritiro della pistola d’ordinanza.