Debiti annullati ad una signora di Formia, che ha ottenuto dal Tribunale di Cassino il primo provvedimento di esdebitazione del 2023. Infatti il giudice Maria Rosaria Ciuffi ha accolto il ricorso presentato dalla donna sovraindebitata, assistita dall'avvocato Simona Scipione di Formia. Una possibilità prevista dalle norme vigenti, che offre una nuova fattispecie di soluzione della crisi da debiti, anche in favore dei soggetti cosiddetti incapienti, ossia persone fisiche meritevoli che indebitatesi, non riescano ad offrire alcunché ai creditori, nemmeno in prospettiva futura. In questo caso, la donna, divorziata e risposata, con due figli a carico, aveva accumulato finanziamenti e garanzie prestate a favore di familiari e successivamente piccoli prestiti legati alle esigenze di vita, quali la necessaria ristrutturazione di un modesto appartamento concessole in comodato dai parenti e dall'arrivo del secondo figlio. Prestiti che la signora aveva sempre cercato di onorare con l'unica entrata della famiglia rappresentata dal proprio stipendio da impiegata. Su tale situazione, incideva altresì l'irregolare e, per lo più, omesso versamento del mantenimento stabilito da parte del primo marito e lo stato di disoccupazione del secondo marito, che dopo alcuni rapporti di lavoro precari cadeva in uno stato depressivo. Nel corso degli ultimi anni, i pignoramenti subiti sullo stipendio e l'adozione da parte del datore di lavoro di contratti di solidarietà aziendale, avevano ridotto all'osso il misero stipendio della donna, al punto che la famiglia aveva raggiunto, secondo i parametri ISTAT, la soglia di povertà assoluta. Sulla base delle informazioni acquisite dalla donna e dalla documentazione prodotta, l'avvocato Simona Scipione, in considerazione della situazione debitoria, della mancanza di patrimonio, della capacità reddituale del nucleo familiare, riteneva percorribile la strada dell'incapienza del debitore, e a tal fine depositava il ricorso. Il giudice cassinate, ha ritenuto sussistente il requisito della meritevolezza del debitore, l'assenza di atti in frode ai creditori da parte del medesimo e la mancanza di dolo o colpa grave nella formazione dell'indebitamento, concedendole così l'esdebitazione dai propri debiti per complessivi 65mila euro.