L'attento lavoro di controllo del territorio ha permesso ai Carabinieri, ieri notte, di fermare le scorribande di un sodalizio di ladri che aveva preso di mira numerosi negozi nella zona di Latina Scalo. L'operazione lampo è scattata ancora prima che i titolari degli esercizi commerciali potessero accorgersi dei furti, perché i militari di una pattuglia della Sezione Radiomobile, perlustrando il quartiere, si sono imbattuti in due dei soggetti che stavano compiendo la serie di incursioni e hanno capito subito che si trattavano di malintenzionati: ne è nato un inseguimento che ha permesso di fermare uno dei banditi, prima di bloccarne un altro grazie all'intervento della Polizia, piombata in zona per contribuire alle ricerche del caso. In manette sono finiti così due cittadini marocchini di 40 anni circa che vivono in Campania, indiziati di essere coinvolti in buona parte delle razzie registrate ieri notte nel giro di poche ore. Saranno processati oggi con rito direttissimo, mentre proseguono le indagini per risalire ai loro complici, almeno un paio, se non di più.

Quella di ieri è stata una notte piuttosto movimentata nella zona di Latina Scalo, tra furti, inseguimenti e arresti. La conta dei danni è piuttosto lunga ed è stata completata solo nella mattinata quando i gestori delle diverse attività commerciali svaligiate hanno fatto la scoperta della sgradita visita nei rispettivi negozi. Sarebbero almeno otto i locali presi di mira dai ladri, tra via della Stazione, via del Murillo, via dell'Olmo e via Carrara, tra una rivendita di sigarette elettroniche, un bar e una pasticceria, una parrucchiera, due noleggiatori di auto e altre attività. Al termine dell'operazione gli investigatori delle forze di polizia hanno ipotizzato che a colpire sia stata una banda di trasfertisti, molto probabilmente un gruppo di stranieri senza fissa dimora che ha la sua base nell'hinterland napoletano e si spostano in treno per raggiungere le città dove vengono messe a segno vere e proprie razzie in serie. Tra lunedì e ieri i ladri avevano preso di mira appunto la zona di Latina Scalo: con ogni probabilità il sodalizio è composto da almeno quattro banditi, forse anche di più, che battono i territori intorno alle stazioni ferroviarie, mettendo a segno i furti praticamente nello stesso frangente, forzando le porte dei locali con arnesi da lavoro come comuni cacciaviti. Quindi raccolgono quanta più refurtiva riescono a trovare nelle attività commerciali, poi tornano nella città di partenza in treno, vanificando le indagini del caso.

Per questo è stata decisiva l'efficacia dei servizi di prevenzione assicurata dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia. Intorno alle 2 passando in via della Stazione i militari hanno notato due uomini sospetti che camminavano a piedi, nei pressi di quello che solo dopo si è scoperto essere uno dei negozi presi di mira. Alla vista della "gazzella" uno ha mollato una busta che conteneva la refurtiva e sono scappati entrambi: è nato così il primo inseguimento della notte che ha permesso ai Carabinieri di arrestare uno dei ladri e avviare le ulteriori ricerche. Nel frattempo erano confluite in zona altre pattuglie dei Carabinieri e i poliziotti della Squadra Volante per estendere la caccia all'uomo. Sono stati proprio gli agenti della Questura a individuare un altro bandito che alla loro vista ha iniziato a correre: al termine di un lungo inseguimento a piedi nei campi circostanti lo sconosciuto è riuscito a dileguarsi, ma nella stessa zona i poliziotti sono riusciti a individuare il secondo ladro arrestato che si nascondeva sotto un'auto in sosta, anche lui con la refurtiva ancora tra le mani.

Col trascorrere delle ore hanno iniziato a presentarsi in caserma i commercianti derubati, che hanno fornito le descrizioni della refurtiva, consentendo di attribuire a buona parte dei furti denunciati il bottino recuperato durante gli arresti, ossia diverse centinaia di euro, tablet, telefoni, sigarette elettroniche e altro. Un quadro indiziario che ha permesso a Carabinieri e Polizia di arrestare rispettivamente i due ladri fermati, stroncando un fenomeno che iniziava a destare allarme sociale.