Infiltrazioni della ‘ndrangheta nella grande distribuzione, spuntano fuori i nomi di Giampiero e Sergio Gangemi.

La Sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Dda reggina ha disposto, per un anno, l'amministrazione giudiziaria della Eurospin Sicilia Spa, con sede a Catania. Il provvedimento è stato notificato dalla Dia e dalla Guardia di Finanza all'amministratore unico e legale rappresentante dell'azienda, Matteo Mion.

Si tratta di una delle cinque società operative con le quali opera il noto marchio della grande distribuzione alimentare in tutto il Paese.

«Appare evidente - scrivono gli inquirenti - che l'attività commerciale di Eurospin Sicilia, con specifico riferimento al settore d'espansione commerciale nel territorio reggino, sia stata fortemente condizionata da ingerenze mafiose, per il tramite di Giampiero Gangemi, imprenditore vicino alla ‘ndrangheta, ed in particolare alla cosca De Stefano».
Come si è arrivati a questo provvedimento? Stando a quanto riportano le agenzie di stampa, questa attività è strettamente collegata ad una vecchia indagine che prende il nome di "Planning", coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dai sostituti della Dda Stefano Musolino e Walter Ignazitto che avrebbe portato alla luce «uno stabile rapporto di oggettiva agevolazione tra l'esercizio delle attività economiche riferibili alla struttura imprenditoriale della ‘Eurospin Sicilia Spa' ed esponenti della ‘ndrangheta o soggetti collusi con questa».
L'inchiesta "Planning" interessava l'esecuzione di opere edili volte all'apertura di nuovi punti vendita come quello realizzato a Gallico, nella periferia nord di Reggio Calabria, ma anche un importante progetto per la realizzazione di una nuova struttura a Siderno, nella Locride.