E' stata identificata la persona sospettata di aver esploso due colpi di pistola contro il 29enne Antonio Capasso, rimasto ferito a una gamba nell'agguato di venerdì in via Parigi.

E' un ragazzo che si è presentato alcune ore dopo i fatti nella caserma dei carabinieri del reparto territoriale di Aprilia. Gli investigatori fin da subito hanno avviato le ricerche per individuare il responsabile, al termine delle attività è stato rilasciato perché la vittima non ha presentato una denuncia nei suoi confronti.

Tuttavia gli uomini dell'Arma, coordinati dal comandante del reparto territoriale Paolo Guida, non hanno smesso di indagare su quanto avvenuto nel quartiere 167, avviando degli accertamenti tecnici. I militari stanno infatti verificando il funzionamento delle telecamere di videosorveglianza che si trovano nella zona e potrebbero aver ripreso qualcosa. Gli inquirenti - tramite l'esame stub - stanno valutando la compatibilità con i colpi esplosi, sono accertamenti che serviranno per capire se sia stato davvero lui o meno a sparare in via Parigi.

L'agguato è avvenuto prima dell'ora di pranzo: il 29enne di Aprilia stava uscendo di casa e si trovava sull'androne del palazzo, quando una persona gli è si avvicinata e con una pistola in pugno ha aperto il fuoco per due volte: solo un colpo è andato a segno.

Antonio Capasso, è rimasto ferito alla gamba ed è stato soccorso da alcuni passanti e poi trasportato in ambulanza alla clinica "Città di Aprilia". Poche ore dopo è stato però trasferito all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove è ricoverato in prognosi riservata. Quello del ferito è un nome conosciuto in città. Capasso, nel 2017, fu destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione "Las Mulas", l'indagine antidroga condotta a dalla Squadra Mobile di Latina.

Resta da accertare anche il movente che ha armato la mano dell'aggressore. Diverse al momento sono le ipotesi: l'agguato potrebbe essere collegato sia a una questione di soldi, magari legata a sostanze stupefacenti, ma anche a questioni più personali. Sul caso da parte dei carabinieri del reparto territoriale c'è il massimo riserbo, ma al momento non si esclude nessuna pista.