I primi cauti riscontri emersi a margine dell'esame medico legale effettuato sulle salme dei due operai morti nell'esplosione della bombola all'interno del sito industriale Recoma, dimostrano che gli accertamenti di natura tecnica potrebbero non essere sufficienti per chiarire in maniera inequivocabile quanto successo venerdì, per questo potrebbe rivelarsi essenziale la testimonianza dell'unico superstite del tragico incidente sul lavoro, vale a dire l'operaio di 24 anni della Guinea finito in ospedale per le ferite rimediate, che sarà ascoltato dagli investigatori nei prossimi giorni non appena le sue condizioni di salute lo consentiranno.
In attesa che venga depositata la consulenza del medico legale incaricato dalla Procura, è emerso che Daniel Martini e Vadym Kachuryn di 34 e 35 anni, di Norma il primo e ucraino residente a Latina il secondo, sono rimasti uccisi a causa della violenta onda d'urto provocata dall'esplosione della bombola che presumibilmente stavano maneggiando, ma in assenza di ferite che lascino presupporre guasti specifici.