«Dove sono andati ai finire gli originali degli elaborati?». «Non lo so», risponde una testimone del processo per lo scandalo dei concorsi della Asl. Era responsabile all'epoca dei fatti del reclutamento del personale e aveva risposto alle richieste di accesso agli atti di chi aveva formulato le istanze.
In aula ieri mattina sono comparsi i testimoni della difesa di Mario Graziano Esposito, assistito dall'avvocato Luca Giudetti. Non poteva saperlo la testimone che ha spiegato di essere arrivata nell'azienda quando i due concorsi si erano già svolti e che erano pervenute molte richieste di accesso agli atti. Erano oltre 100 perchè i candidati volevano capire le modalità dell'assegnazione dei punteggi e l'esclusione.

La testimone ha detto che si era occupata delle richieste nei 30 giorni previsti dalla legge e in base ai documenti forniti. E' stato il turno poi dell'avvocato della Asl e ha riferito di essersi occupato di tre ricorsi presentati da altrettanti candidati relativi al concorso da 70 posti.
Il processo in poco meno di un'ora si è concluso e riprenderà il prossimo 12 ottobre quando saranno ascoltati i testimoni della difesa di Claudio Rainone assistito dagli avvocati Leone Zeppieri e Stefano Mancini. In aula davanti al Collegio penale presieduto dal giudice Laura Morselli sarà poi il turno dei testimoni dell'ex segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli, difeso dall'avvocato Renato Archidiacono.

Gli imputati sono oltre all'ex segretario provinciale del Pd, l'ex dirigente dell'azienda sanitaria e il funzionario Graziano, rispettivamente presidente e segretario della Commissione. Sono imputati a vario titolo di corruzione, falso e rivelazione di segreto d'ufficio.

Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza e della Squadra Mobile e il cuore del processo gravita attorno agli aiuti ricevuti soltanto da alcuni candidati come nell'esame per 23 posti da collaboratore amministrativo quello indetto tra le Asl di Latina, Frosinone e Viterbo. In questo caso il presidente di commissione ha rivelato ai candidati che hanno superato il test, gli argomenti dell'orale offrendo un sostegno decisivo.

Questa è una condotta contestata dagli inquirenti in concorso con Esposito che ricopriva il ruolo di segretario, mentre per Moscardelli il reato è corruzione: avrebbe segnalato due candidati a Rainone in cambio di un sostegno per diventare Direttore Amministrativo della Asl.