Cinque condanne nel processo Status quo che si è svolto a Roma per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. L'inchiesta dei Carabinieri aveva portato alla scoperta di una fitta rete di spaccio nella zona dei Palazzoni e inoltre gli inquirenti avevano ricostruito - sulla scorta delle dichiarazioni rilasciate dai collaboratori di giustizia - l'agguato al tabaccaio di via dei Mille a Latina che risale all'agosto del 2014. La sentenza è arrivata ieri al termine della camera di consiglio, poco prima delle 14, quando il giudice del Tribunale di Roma Angela Gerardi ha letto il dispositivo.
Condanna a cinque anni e due mesi per Angelo Travali, ritenuto il mandante del ferimento. Secondo quanto sostenuto dal pm Luigia Spinelli della Dda, titolare dell'inchiesta, e come aveva messo in luce il gip nell'ordinanza di custodia cautelare, l'agguato era una vendetta per riaffermare il potere intimidatorio del gruppo.
Il giudice ha riconosciuto per questo episodio l'aggravante del metodo mafioso e il reato contestato è quello di lesioni aggravate dalla premeditazione. Queste le altre pene per i reati di spaccio di stupefacenti: condanna a sette anni per Valentina Travali e poi quattro anni per Gianluca Campoli e tre anni e quattro mesi per Jandoubi Mohammed che doveva rispondere della detenzione ai fini di spaccio di droga. In merito alla contestazione di essere l'esecutore materiale del ferimento del tabaccaio, il gip aveva rigettato la richiesta di una misura cautelare.