Le diaboliche macchinette per il gioco d'azzardo sono (soprattutto) a disposizione di ragazzini che frequentano praticamente senza controllo le sale giochi di diversi locali della provincia di Latina. Il dato emerge dal recente controllo su vasta scala eseguito dalla Guardia di Finanza e nel corso del quale le violazioni più vistose hanno riguardato proprio la presenza di minori negli spazi adibiti alle apparecchiature per il gioco. Complessivamente tra Aprilia e Formia sono stati controllati dodici esercizi commerciali che ospitano anche apparecchiature per il gioco, due dei quali ispezionati anche dall'Agenzia delle Dogane con l'impiego di venti militari e pattuglie che hanno identificato diverse persone nei pressi o all'interno della sale gioco. Sono state elevate sette contravvenzioni, quindi quasi i due terzi dei locali monitorati avevano anomalie tali da portare alle sanzioni. Ciò che ha destato preoccupazione è proprio la presenza di minori di diciotto anni, che in quattro esercizi avevano accesso all'area in cui si trovano le macchinette da gioco; altre multe sono riferibili alla inosservanza degli orari di esercizio e alla presenza di più apparecchi a distanza inferiore a quanto stabilito dalla legge regionale vigente. L'operazione portata a termine in provincia rientra in una più vasta serie di controlli di Guardia di Finanza e Agenzia Entrate a livello nazionale, in un piano coordinato di interventi a contrasto del gioco illegale ed irregolare. In tutta Italia sono stati controllati 1.000 esercizi commerciali dislocati in tutte le province d'Italia, riscontrando oltre 400 violazioni amministrative e penali, con la contestazione di sanzioni per circa 2,6 milioni di euro. Nel corso delle attività sono stati sottoposti a sequestro 148 apparecchi manomessi o non collegati alla rete telematica, in taluni casi all'interno di punti di gioco completamente abusivi, abusivi, scoperti 8 centri clandestini di raccolta delle scommesse e sono stati denunciati 66 soggetti all'autorità giudiziaria. I reparti del corpo della Guardia di Finanza e gli Uffici dell'Agenzia delle Dogane stanno sviluppando adesso le risultanze dei controlli per quantificare la base imponibile sottratta a tassazione sia ai fini delle imposte dirette che della normativa di settore. Ma questa operazione aveva un ulteriore obiettivo, ossia il rispetto delle norme antiriciclaggio, la cui violazione è stata riscontrata per 63 esercizi, con 8000 operazioni analizzate e infatti sono tuttora in corso approfondimenti sulla «rilevante mole di operazioni oggetto di controllo».
«Una particolare attenzione è stata riservata, come di consueto, alla tutela delle fasce più deboli, privilegiando i controlli nei luoghi e negli orari a maggior rischio di gioco minorile. - si legge nella nota della Finanza - Nel corso del piano, sono stati sanzionati 6 locali, ubicati in diverse Regioni, per l'inosservanza delle vigenti disposizioni in materia. Il comparto del gioco pubblico, in considerazione delle significative prospettive di guadagno offerte, si conferma uno dei settori di maggiore interesse per la criminalità economica. Da ciò discende il costante impegno da parte della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli a presidio della legalità e a salvaguardia degli attori della filiera regolare e dei giocatori».
Come si sa, la provincia di Latina, sulla base dei dati forniti dall'agenzia delle dogane e dall'Istat, è un territorio ad alto rischio per il gioco d'azzardo e con una delle medie di giocate pro capite tra le più alte d'Italia soprattutto nel sud pontino, con Formia che detiene un record negativo. Fenomeno di cui si parlerà in un convegno sulle ludopatie organizzato per domani dalla Caritas diocesana di Gaeta sull'impatto sociale oltre che economico del gioco d'azzardo.