E' arrivata l'archiviazione firmata dal giudice del Tribunale di Latina Giorgia Castriota per l'insegnante di Latina nei cui confronti erano stati ipotizzati i reati di abuso d'ufficio e violenza privata.
La maestra aveva sequestrato il telefono cellulare ad una alunna che tra i banchi stava riprendendo una lezione di matematica. L'allieva era molto interessata all'argomento ma aveva utilizzato il dispositivo che in classe era vietato. Quando la docente se ne è accorta, ha preso il telefono e ha scoperto che c'era un video «spinto», non adatto ad una bambina e proprio per questo aveva ritenuto opportuno avvisare immediatamente la dirigenza della scuola.
Ha agito nel modo giusto, è stata attenta e diligente quando ha notato sul dispositivo alcune immagini dal contenuto erotico. Lo sostiene il giudice Giorgia Castriota che ha esaminato il caso e ha messo la parola fine alla vicenda che aveva suscitato anche clamore.
L'episodio era avvenuto a Latina in una scuola elementare. Una volta avvenuta la scoperta, erano stati chiamati i genitori della bambina che non condividendo la decisione della maestra, l' avevano denunciata andando in Procura. E' difesa nel procedimento dagli avvocati Luca Torregrossa e Claudio Miranda.