Gli arresti dei due albanesi fermati con un carico di 17 chili di cocaina a bordo di un furgone, introducono nuovi scenari investigativi che i Carabinieri del comando provinciale di Latina stanno già praticando per ricostruire i traffici di droga e risalire al sodalizio criminale del quale gli indagati fanno parte, un'organizzazione capace di rilanciare la piazza pontina al centro delle forniture di una vasta area che supera i confini provinciali. Gli approfondimenti dei militari dell'Arma serviranno a tracciare la rotta della cocaina, dalla fonte fino alla rete finale degli spacciatori, almeno quelli principali.
Oggi gli indiziati finiti dietro le sbarre saranno ascoltati dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina per gli interrogatori di convalida e le valutazioni sulla custodia cautelare più idonea. Ma non è dalle loro risposte che gli inquirenti contano di carpire informazioni utili alle indagini. In questi giorni gli investigatori hanno già iniziato a studiare i loro movimenti e analizzare i contatti per individuare complicità e gerarchie. È soprattutto attraverso l'analisi dei loro ruoli che i militari contano di trovare risposte utili a ricostruire la portata degli affari in ballo.