Sono state condannate all'ergastolo le sei persone accusate di aver ucciso in Congo l'ambasciatore italiano Luca Attanasio e il carabiniere di scorta  di Sonnino, Vittorio Iacovacci, insieme all'autista  l'autista Mustapha Milambo. La procura militare di Kinshasa aveva chiesto la pena di morte per i sei. Il tribunale ha anche riconosciuto all'Italia un risarcimento equivalente a due milioni di dollari "in via equitativa", ossia stabilito dalla corte, a carico dei condannati.

"Alla sbarra  - riporta l'ANSA - c'erano cinque imputati mentre un sesto, il capobanda, è latitante. La pubblica accusa aveva chiesto la pena di morte anche se da 20 anni nella Rdc vige una moratoria di fatto che vede commutare le sentenze capitali in ergastolo. La difesa aveva chiesto invece un'assoluzione per non aver commesso il fatto o almeno per dubbi sulla responsabilità degli accusati. Questi, arrestati nel gennaio dell'anno scorso, dopo iniziali ammissioni si erano poi dichiarati innocenti sostenendo di essere stati spinti a confessare con la violenza, circostanza negata dall'accusa. L'Italia, quale parte civile e Paese fortemente contrario alle esecuzioni, aveva chiesto che venisse inflitta direttamente una giusta pena detentiva.