Un lavoro di squadra lungo e minuzioso che ha portato al raggiungimento dell'importante obiettivo: la riapertura della strada Lungomare. Un intervento decisivo che l'Amministrazione ha condotto in autonomia, con risorse proprie.

Nella giornata di oggi il Sindaco ha emesso ordinanza di riapertura. Da domani (8 aprile) alle ore 8 sarà nuovamente agibile il tratto di lungomare interessato agli smottamenti provocati dal maltempo negli scorsi mesi invernali.

"Come promesso abbiamo terminato i lavori di messa in sicurezza prima di Pasqua e domani mattina riapriamo la strada Lungomare. La stagione balneare è assicurata e i nostri cittadini, insieme ai turisti, potranno trascorrere l'estate tra dune, spiaggia dorata e mare meraviglioso.
Ringrazio tutta l'Area Vasta Tecnica del Comune, il direttore dei lavori ingegnere Carroccia, la Polizia Locale, la Protezione Civile e la ditta Marchitelli, esecutrice degli importanti interventi.
Oggi è solo un punto di partenza e non di arrivo. Sul tratto di Lungomare, infatti sono previsti molti altri interventi. Non mi riferisco solo alle passerelle che verranno ripristinate a breve, ma anche agli interventi lungo la falcata dunale. Proprio su quest'ultimo punto stiamo agendo con l'Ente Parco in un progetto comune, mettendo insieme i fondi dell'Amministrazione comunale e quelli del Parco. A Caprolace, infine, nei prossimi mesi sarà ripristinata totalmente la viabilità ordinaria, nonché i parcheggi momentaneamente occupati dalla carreggiata.
Sabaudia ha una sua ricchezza: la bellezza della natura. Abbiamo la fortuna di vivere in una Città meravigliosa e stiamo lavorando affinché torni ad essere il fiore all'occhiello del litorale laziale perché siamo convinti che il turismo sia uno dei fulcri fondamentali della nostra economia".

Così il Sindaco Alberto Mosca nel corso del sopralluogo di oggi, in vista della riapertura di domani della strada Lungomare, martoriata dagli scorsi eventi calamitosi. Maltempo e trombe d'aria che hanno messo in ginocchio il litorale, tante aziende agricole e hanno danneggiato anche molte abitazioni private, tanto da spingere l'Amministrazione comunale a chiedere il riconoscimento dello stato di calamità.