La sentenza penale che ha condannato Armando Cusani ed Erasmo Chinappi per i reati legati alla costruzione dell'hotel Grotta di Tiberio tiene in piedi l'esigenza di abbattere la struttura, così come ordinato dal dirigente del Settore edilizia del Comune di Sperlonga a maggio del 2022. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo di Latina con una lunga sentenza a firma del presidente Riccardo Savoia, che respinge in toto il ricorso depositato dalla società in accomandita semplice «Chinappi Aldo & C.», proprietaria dell'albergo e per questo interessata a bloccare la demolizione, rappresentata in giudizio dagli avvocati Alfredo Zaza D'Aulisio e Alfonso Celotto. Il Comune ha difeso la legittimità del provvedimento per il tramite dell'avvocato Salvatore Canciello, mentre gli avvocati Francesco Di Ciollo e Mattia Di Ciollo hanno rappresentato l'interesse dei confinanti Carmine Tursi e Anna Miele, che da decenni affermano in più sedi di essere stati danneggiati dalla realizzazione abusiva della struttura. Sostanzialmente il Tar attesta la legittimità dell'ordine di demolizione emesso dal Comune un anno fa, poiché esiste la prova schiacciante dell'abuso edilizio, derivante appunto dalla condanna in sede penale.