Comune di Latina ed Ente Parco Nazionale del Circeo ora dovranno nuovamente sedersi a tavolino e riesaminare il caso del Pesce d'Oro di Rio Martino. Lo ha stabilito il Tar di Latina, che con la sentenza dello scorso 8 aprile ha ufficialmente accolto il ricorso presentato dalla società titolare della concessione demaniale marittima dal 1999 e che, ancora oggi, combatte una battaglia giudiziaria per ottenere la possibilità di ridare vita all'immobile che oggi (e ormai da anni) non è altro che un rudere.
Con la sentenza in questione, il Tribunale Amministrativo del Lazio obbliga i due enti «a riesaminare congiuntamente l'istanza dell'appellante, tenendo conto della situazione effettiva degli immobili per cui è causa, come determinata dagli intervenuti atti di concessione in sanatoria - condono edilizio e trovando una soluzione concordata che consenta alla richiedente di ristrutturare l'immobile».
Così facendo, il Tar ha conseguentemente annullato il provvedimento impugnato dalla società, la quale potrà dunque avviare il recupero della struttura, sempre a conclusione della riesamina di Ente Parco e Comune.