Ieri mattina la Polizia Locale di Latina ha proceduto al sequestro preventivo di un magazzino, nel piano interrato di un condominio di via Adua, nel quale erano in corso lavori di ristrutturazione e trasformazione in un vero e proprio appartamento, in assenza dei necessari permessi edilizi. Si tratta dello stesso immobile che gli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria edilizia avevano ispezionato una prima volta il 10 febbraio scorso, quando al loro arrivo due muratori impegnati nei lavori cercarono di scappare e uno fu bloccato dopo un lungo inseguimento a piedi, un comportamento insolito visto che operavano in regola. Quella volta il cantiere sembrava rispettare la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata che prevedeva appunto un intervento di semplice restyling del magazzino, ma nel frattempo l'attività edilizia era ripresa e l'ultimo controllo della Polizia Locale ha permesso di riscontrare una situazione che dimostra il cambio di destinazione d'uso illecito. Alla luce di questo ieri gli agenti hanno apposto i sigilli e indagato in stato di libertà il proprietario dell'immobile, committente dei lavori, per reati in materia edilizia.

La collocazione dell'edificio di via Adua a ridosso della zona universitaria, a due passi dal quartiere dei pub, lascia immaginare che l'abitazione abusiva sarebbe stata facilmente affittata ai giovani in cerca di camere, un affare allettante, considerando soprattutto che l'immobile era stato acquistato come magazzino, quindi con un valore nettamente inferiore rispetto a un'abitazione vera e propria. Oltretutto il locale era accessibile sia dal piano interrato della scala condominiale tra i locali cantine e già dotato di porta blindata come un vero appartamento, ma anche con una seconda porta situata tra i garage. Durante la prima ispezione, quando i lavori erano iniziati da poco, sembrava tutto in regola, perché il magazzino in origine era dotato di bagno e diviso in due stanze, ma decisi a verificare fino in fondo la segnalazione che li aveva portati lì, gli agenti hanno continuato a monitorare il cantiere.
Dopo il primo controllo si era registrato un lungo stop nei lavori, fino s una settimana fa, quando i muratori sono tornati in via Adua per terminare l'opera interrotta un mese prima. Quindi durante l'ultima ispezione gli agenti della Polizia Locale hanno verificato che, sebbene i lavori non fossero terminati e mancasse buona parte degli arredi, i lavori erano serviti per predisporre tutti i servizi necessari a trasformare il magazzino in abitazione. Gli agenti ritengono che due stanze sono state allestite per ospitare camere da letto, oltretutto prive di finestre, mentre l'ambiente dotato di lucernarsi era diventato un soggiorno con angolo cottura, in parte già realizzato con gli allacci necessari.

Insomma, secondo gli specialisti dell'antiabusivismo edilizio, quello in essere non ha niente a che vedere con la ristrutturazione del magazzino come previsto in origine, ma si tratta di un vero e proprio cambio di destinazione d'uso non autorizzato. Per il sequestro è attesa la convalida da parte dell'autorità giudiziaria.