Ad una settimana dal rogo che ha devastato la chiesa del Cuore Immacolato di Maria, appartenente al complesso del Villaggio Don Bosco, si continua a lavorare per una ripartenza più rapida possibile. In questi giorni, grazie al prezioso e fattivo impegno di tanti volontari, si è proceduto con la bonifica dell' interno dell'edificio di culto.
Ma ieri è stata anche la giornata del prelievo finalizzato alle analisi del materiale per verificare il calcestruzzo. Da parte della ditta In.Tec. sono stati effettuati una serie di carotaggi nel cemento.
Ad una prima impressione visiva sembrerebbe che lo stesso abbia resistito ed in questo caso non andrà sostituito ma sistemato. Occorrerà comunque attendere i risultati delle analisi ed in caso di riscontro positivo si potrà procedere, probabilmente la prossima settimana con la prova dei carichi sui solai.
Nella mattinata di ieri si è operato con un macchinario per le microabrasioni, messo a disposizione dalla Ditta Chierchia così da ripristinare il cemento ed anche l' altare reso scuro dalla fuliggine.
«Mi viene chiesta una stima dei danni - spiega il parroco Don Mariano Salpinone - ma in questo momento non siamo ancora in grado di poterci esprimere in questo senso. L'importante è essere ripartiti. Auspico che risulti la non compromissione delle strutture di cemento. Potremmo in quel caso tirare un bel sospiro di sollievo e riprendere possesso dell'Auditorium e del piano sottostante la chiesa, dove svolgere le celebrazioni festive. E così forse quella del 16 aprile sarà l'ultima domenica al Palatenda, messo a disposizione dall'amministrazione Comunale. Continua la raccolta in sostegno alla ricostruzione. Per gli Arredi Sacri appena avremo contezza del tutto potremo predisporre una lista di oggetti da poter offrire».
Parallelamente si lavora per assicurare interventi strutturali per i tanti senza dimora ospitati al Villaggio Don Bosco. «Stiamo predisponendo con i Servizi Sociali di Formia una proposta concreta da presentare al Distretto la settimana prossima, quando tornerà il sindaco Taddeo - conclude Don Mariano Salpinone - così da essere subito operativi nell'immediato ma anche per una risposta di accoglienza diffusa, differenziata e stabile per tutto il nostro comprensorio».