Doveva essere un'azione eclatante l'attentato consumato la notte di mercoledì in via De Santis, nel centro abitato di Borgo Isonzo alle porte di Latina. È quello che emerge dalle modalità del gesto intimidatorio ricostruite nelle prime fasi dell'indagine con cui la polizia intende fare chiarezza sull'inquietante episodio. Chi ha portato a termine l'incursione notturna, o meglio chi l'ha pianificata, intendeva recapitare un messaggio forte, ancora tutto da decifrare, con l'obiettivo di turbare le vittime. L'esecutore materiale è stato ripreso dalle numerose telecamere di cui è dotato l'impianto di video sorveglianza dell'abitazione e proprio i filmati saranno utili per fornire le prime risposte a una serie di domande che gli investigatori si stanno ponendo in queste ore: prima di tutto per capire se l'attentatore intendesse danneggiare anche la casa e non ha potuto portare a termine il lavoro, oppure se sia arrivato a un passo dalla villetta con l'intenzione di compiere un gesto simbolico e lasciare intendere che le conseguenze potevano facilmente essere peggiori.
L'episodio nel suo complesso desta preoccupazione perché nell'abitazione di via De Santis, con la compagna e i loro figli, vive un trentenne noto alle forze di polizia per legami importanti negli ambienti della criminalità latinense. Quindi un gesto simile rivela il fermento che agita la malavita, nonostante la calma apparente. Insomma, un'azione eclatante come questa innesca una serie di valutazioni da parte degli investigatori, nel timore che possa nascondere attriti inediti tra fazioni o livelli diversi.