Ha confermato l'aggressione e quello che è successo il pomeriggio del 14 gennaio del 2022 in via Casorati, un appartamento a poca distanza dal centro commerciale Morbella di Latina. «Ha aggredito anche me con una bacinella», ha detto collegato in videoconferenza il padre di Antonino Zappalà, testimone oculare dell'omicidio che vede imputato il figlio, accusato di aver picchiato e ucciso la suocera: Nadia Bergamini, 70 anni di Latina. Era stata massacrata a pugni e quando la figlia era rientrata in casa aveva ritrovato la madre con il volto tumefatto. L'uomo ha ripercorso i fatti e ha spiegato che Antonino ha picchiato la suocera che era su una sedia a rotelle. Lo ha fatto a mani nude con una serie di pugni e lei diceva anche di fermarsi. Ripeteva. «Basta, basta». I fatti erano avvenuti nell'appartamento dove l'imputato viveva insieme alla compagna e alla suocera. In base a quanto è emerso e al culmine di una discussione con la vittima, il 46enne l'avrebbe picchiata fino a farla cadere a terra. La 70enne aveva riportato ferite alla testa ed era deceduta a seguito di un quadro clinico drammatico. Il motivo della discussione - come riferito da un testimone - a quanto pare sarebbe riconducibile alle richieste di aiuto della donna, affetta da una patologia invalidante. Nei confronti dell'uomo l'accusa contestata è quella di omicidio volontario aggravato dal vincolo parentale e dalla minorata difesa. Come è emerso, l'uomo aveva aggredito la suocera, morta dopo che era stata trasportata al Santa Maria Goretti. Il movente sarebbe da ricercare in una discussione avvenuta con la donna e degenerata.