Il Consiglio di Stato ha annullato l'ordinanza con cui il Tar di Latina aveva rigettato il ricorso di un cittadino residente nel quartiere Q3 che si era visto rifiutare dal Comune di Latina l'accesso agli atti relativi al progetto di realizzazione di una media struttura commerciale a poca distanza dalla sua abitazione di residenza, in un'area urbanisticamente sottoposta a vincolo turistico alberghiero.
Assistito dall'avvocato Corrado De Simone, il 15 settembre 2022 il ricorrente aveva chiesto al Comune di poter prendere visione del fascicolo contenente il permesso a costruire rilasciato nel mese di agosto 2022, allo scopo di tutelare il proprio interesse legato al mantenimento del valore della sua abitazione. Lo stesso ricorrente, aveva anche specificato che l'acquisizione dei documenti era propedeutica alla richiesta di annullamento dell'autorizzazione edilizia rilasciata alla Latina Green Building srl per costruire una media struttura di vendita in via del Lido. Il 6 ottobre 2022, il Comune di Latina respingeva l'istanza di accesso agli atti sul presupposto del difetto di interesse da parte del richiedente, il quale decide di appellarsi al Tar.

I giudici amministrativi avevano però rigettato il ricorso limitandosi a prendere in esame il profilo della sussistenza dell'interesse da parte dell'istante a prendere visione dell'autorizzazione edilizia rilasciata alla Green Building. Da lì il ricorso al Consiglio di Stato, per sottolineare, tra gli altri motivi, che il Tar avrebbe sottovalutato il nesso di strumentalità sussistente tra l'azione di annullamento dei titoli edilizi e la richiesta di accesso. Il ricorrente aveva anche rilevato che il Comune di Latina e la srl Latina Green Building si erano costituite nel giudizio di primo grado depositando l richeista di archiviazione della procura di Lataina e il decreto di archiviazione del Gip emesso il 30 settembre 2020 in relazione ad ipotizzate fattispecie di reato contro la pubblica amministrazione per le quali erano stati iscritti nel registro degli indagati l'amministratore della Green Building e l'assessore comunale all'Urbanistica. Il Consiglio di Stato, ribadendo che l'istituto dell'accesso agli atti opera all'interno della logica partecipativa e della trasparenza, nonché della logica difensiva, ha spiegato che la conoscenza dell'atto rappresenta il tramite per la cura e la difesa dei propri interessi giuridici. In questo senso, all'amministrazione compete esclusivamente la verifica dell'inerenza del documento richiesto alla posizione soggettiva del richiedente e agli scopi che questi intende perseguire attraverso l'accesso agli atti.