Avrebbe anche provato a cancellare le prove, il gip Giorgia Castriota, indagata per corruzione e finita in carcere nei giorni scorsi su provvedimento della procura di Perugia, frantumando il cellulare e dicendo che era stato il suo cane a romperlo. Stando alle carte e alle intercettazioni, infatti, lo scorso 1 aprile Castriota viene informata dell'indagine da un altro indagato, Stefano Evangelista. Quest'ultimo aveva infatti ricevuto un avviso di proroga delle indagini relative a un procedimento in cui oltre a lui erano indagate altre persone, tra cui Castriota. 


Il giudice sembra agitato, manifesta l'intenzione di nominare dei difensori chiedendo di essere ascoltata in tempi stretti. Il giorno dopo - come ricostruito nell'ordinanza di custodia cautelare – Castriota manifesta l'intenzione di sostituire il proprio cellulare. "Hanno iniziato ad adottare maggiori accorgimenti, accordandosi per chiamarsi su Whatsapp, e di vedersi di persona e le uniche intercettazioni che consentono di documentare i fatti sono le ambientali in auto". La conclusione a cui arrivano gli investigatori è una: "La dottoressa ha dapprima manifestato l'intenzione di permutare il telefono poi, evidentemente non sentendosi sicura, lo avrebbe distrutto – salvo poi dichiarare che è stato il cane  a mangiarlo - al fine evidente di rendere impossibile la raccolta dei dati e quindi elementi di riscontro, conoscendo lei stessa le procedure ed essendosi verosimilmente rappresentata che, in caso di applicazione di una misura cautelare, potesse conseguire il sequestro degli apparati elettronici – telefoni e computer –. Così come sembra si siano disfatti o stiano cercando di nascondere oggetti di lusso - osserva il gip - affermando la Castriota di possedere solo un vecchio Rolex del padre, mentre è emerso che l'otto marzo ha ricevuto in regalo un Rolex da Ferraro del valore di 6300 euro".