L'attività di prevenzione potenziata dai poliziotti della Squadra Mobile per frenare il fenomeno dei furti nelle abitazioni, ha permesso nei giorni scorsi agli investigatori della Questura di fermare un componente di una banda di ladri e indirizzare le indagini in una direzione ben precisa, quella di un sodalizio locale composto da famiglie italiane di sinti, finite più volte in passato al centro delle inchieste. Procedere al fermo di uno degli indiziati, però, non è stata un'opera tanto semplice, perché una volta individuata l'auto della banda e intercettata alle porte di Latina dopo l'ultima razzia che aveva fruttato un migliaio di euro di salumi, i banditi hanno forzato il blocco cercando di investire due agenti in borghese, che hanno sparato alle ruote della loro vettura. Fatto sta che l'inseguimento è proseguito ancora e D.B. di 32 anni è stato bloccato solo più tardi. Nel frattempo il giudice Giuseppe Molfese ha convalidato il fermo dell'uomo, assistito dall'avvocato Luigi Di Mambro, disponendo a suo carico la misura cautelare dell'obbligo di firma: interrogato, l'indagato ha ammesso il furto, sostenendo di non conoscere i suoi tre complici. Circostanza poco credibile.