«No, quest'anno non abbiamo suonato ‘Bella Ciao' perché mi è stato chiesto. Però non mi metta in difficoltà». Alle 17.30 il maestro Filippo Di Maio, storico concertatore della banda musicale «Città di Formia», uno dei volti più conosciuti e apprezzati della città risponde con onestà intellettuale e con un certo imbarazzo alla domanda che per tutta la mattinata di ieri si erano posti in moltissimi. Dunque per la prima volta da decenni "Bella ciao", la canzone dei partigiani divenuta simbolo della Resistenza italiana e poi di molti altri popoli, incluso quello iraniano che la suona ancora in questi giorni, è stata esclusa dal repertorio della Giornata del 25 aprile a Formia e dalla tradizionale commemorazione istituzionale che si tiene in piazza della Vittoria. Un appuntamento confermato anche ieri mattina alla presenza delle autorità civili, militari, religiose, di associazioni e tanti cittadini. Per l'amministrazione comunale ha partecipato il sindaco Gianluca Taddeo e il vice, Giovanni Valerio. Il primo a rendere pubblico il «buco» nella scaletta è stato il consigliere comunale del Pd, Alessandro Carta, che oltre all'anomalia rispetto agli altri anni aveva anche ipotizzato una «censura». Ma ovviamente la dichiarazione del maestro Di Maio, conferma un taglio dall'alto che nessuno aveva messo in conto e che getta un'ombra scura su quella che sembrava una giornata realmente condivisa. «Sì, ho avuto disposizioni in tal senso - ha detto il maestro - io l'ho sempre eseguita gli altri anni e posso dire che di sicuro non è stata una mia scelta. No, assolutamente. Grazie, non voglio aggiungere altro». Fino alla tarda mattinata di ieri sembrava essere andato tutto bene per il 25 Aprile di Formia: come ogni anno era stata rispettata la tradizione dell'omaggio al monumento ai caduti e in nome della città di Formia il Comune aveva deposto una corona sotto la clinica Cusumano, dove Antonio Gramsci ha scontato una lunga detenzione da prigioniero politico del regime fascista. Poi la sorpresa amara, il diktat che non ci si aspettava ad una canzone, non una qualsiasi, in un giorno che non è un giorno come gli altri.
Il caso
25 Aprile, "Bella Ciao" vietata alla banda: è polemica a Formia
Formia - Il maestro concertatore ammette con imbarazzo: «Mi sono state date disposizioni in tal senso, non una mia scelta»