Bandiere filorusse al corteo del 25 Aprile di Aprilia alla presenza del prefetto di Latina Maurizio Falco. A sventolarle, accanto a quelle della pace e dell'Italia e della Palestina, era il gruppo dell'Anpi di Aprilia. Antonio De Maio e Roberto Corsi, quest'ultimo candidato nella lista CambiAprilia a sostegno dell'aspirante sindaco Carmen Porcelli)  hanno sfilato con la bandiera della Repubblica Popolare del Lugansk, l'entità separatista filorussa proclamatasi indipendente dall'Ucraina.

"Noi siamo filorussi e antiamericani - hanno spiegato i due - Stiamo organizzando una raccolta firme affinché ad Aprilia si possa intitolare una strada alle vittime della strage di Odessa avvenuta nel 2014". Curioso poi che abbiano intonato, sventolando quella bandiera, Bella Ciao, col passaggio sull'invasor. A loro andrebbero ricordate le parole pronunciate qualche giorno fa dalla senatrice a vita Liliana Segre: "Sarebbe difficile in un anno come questo intonare "Bella ciao" senza rivolgere un pensiero agli ucraini che nelle scorse settimane si sono svegliati e hanno trovato l'invasor". 

La replica dell'Anpi

Il presidente dell'Anpi Filippo Fasano, spiega: "Come Presidente l'Anpi "Vittorio Arrigoni sezione di Aprilia tengo a precisare che l'Associazione non ha nulla a che fare con questi signori che si aggiravano in P.zza Roma con le loro bandiere filorusse proponendo, tra l'altro, senza nessun risultato, credo, la raccolta di firme. L'Anpi ha a cuore la Pace ed è attiva nel creare una rete di attenzione e di cooperazione per fermare il treno della follia e dell'autodistruzione. Si rivolge a tutti coloro che, pur con opinioni diverse sulle responsabilità del conflitto, sull'invio o meno di armi, ritengono che la guerra, con il suo drammatico carico giornaliero di morti e distruzioni, vada assolutamente fermata. L'Anpi si rivolge prima di tutto al Governo italiano e all'Unione Europea affinchè facciano ogni sforzo per promuovere possibili canali diplomatici di contatto, ed invita l'ONU ad essere all'altezza del compito affidatole e di agire con più determinazione per un pacifico ordine internazionale. L'Anpi "Vittorio Arrigoni" ritiene perciò inopportune certe iniziative che, al di là del merito, possono solo far perdere di vista la ricerca della Pace".