Emerge un dettaglio singolare sui precedenti di Rachid Lekbiba, il cittadino marocchino di 45 anni arrestato martedì per il sequestro di persona di una giovane donna nell'ex sito industriale Svar alle porte di Latina, una commistione di fatti che accresce il mistero sulle vicende che lo hanno visto protagonista nell'ultimo anno. L'uomo finito in carcere l'altra sera, infatti, era balzato agli onori della cronaca giusto un anno fa, ma come vittima, quando era stato ferito gravemente all'addome con un colpo di pistola esploso in via Londra da Cesare De Rosa, in circostanze ancora oggi poco chiare.
Le due storie sono accomunate dalla vita dell'uomo trascorsa ai margini, in contesti di degrado e ambiguità. Sull'episodio consumato martedì i poliziotti della Questura hanno svolto tutti gli accertamenti, ricostruendo l'accaduto attraverso soprattutto le parole della vittima: la donna ingenuamente aveva chiesto ospitalità al cittadino nordafricano, ma si era ritrovata sequestrata nel rifugio di fortuna improvvisato dall'uomo all'interno del sito industriale dismesso, nella stessa area dove si trovano anche altri extracomunitari senzatetto, gente che vive di espedienti. La poveretta era riuscita a chiedere aiuto, consentendo ai poliziotti della Squadra Volante di intervenire per liberarla, mentre gli investigatori della Squadra Mobile hanno subito stretto il cerchio sul marocchino, arrestandolo prima che riuscisse a dileguarsi.
Nel corso degli accertamenti effettuati sul conto dell'uomo durante le fasi dell'arresto, è emerso quindi che si trattava dello stesso nordafricano sopravvissuto al tentato omicidio del 16 aprile dello scorso anno, quando era finito nel mirino del trentenne in via Londra: che Cesare De Rosa volesse allontanarlo perché non gradiva la sua presenza nel rudere vicino casa, dove lo straniero aveva cercato rifugio insieme a un altro senzatetto, è una ricostruzione che non ha mai convinto gli investigatori. A maggior ragione ora che il 45enne è finito al centro di un'altra brutta vicenda, oltretutto in un contesto degradato come l'ex Svar, una delle principali piazze di spaccio a cielo aperto, dove i tossicodipendenti continuano a morire di overdose da eroina, l'ultimo giusto una settimana fa. Insomma, il contesto nel quale è stato arrestato Rachid Lekbiba, potrebbe riscrivere anche la vicenda che lo ha visto come vittima un anno prima.